La studentessa che in provincia di Cosenza ha denunciato il professore di matematica che l’aveva molestata parla a Storie Italiane. Lo fa dall’esterno del liceo di Castrolibero, occupato dagli studenti che chiedono provvedimenti. “Per tutte l’anno scolastico faceva battutine e allusioni a scopo sessuale. L’ultimo giorno in aula professori stavamo per firmare il programma e lui mi disse di andare in bagno e scattarmi una foto al seno per avere la sufficienza. Aveva già sbloccato il telefono e aperto la fotocamera”, racconta la ragazza, che all’epoca dei fatti aveva 14 anni. “L’unica cosa che mi sono sentita di fare è andare in classe e andare a sfogarmi in classe dai miei compagni”.
Così ha deciso di rivolgersi alla preside, che le ha chiesto se fosse sicura, se non si fosse sbagliata. Il pomeriggio con i suoi familiari si è recata di nuovo dalla dirigente scolastica che avrebbe rassicurato circa la denuncia che avrebbe sporto contro il professore, assicurando che lo avrebbe licenziato. “In realtà non è stato mai denunciato, ma anzi é stato spostato in un altro istituto”. Ma anche lì avrebbe avuto quel comportamento.
“CI SONO MAIL MANDATE ALLA PRESIDE…”
Quest’anno è successo altro, ha incontrato il professore di matematica che le ha detto: “Mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: potevo farti anche peggio”. Quando il prof si era assentato, per malattia, loro avevano pensato che fosse stato effettivamente denunciato e licenziato. Quando lo ha rivisto nell’altro plesso, però, si è resa conto che non era stato fatto nulla. Per questo ha deciso di denunciarlo personalmente il prof. Ha trovato solidarietà nei compagni di scuola, che sono arrivati all’ottavo giorno di occupazione, e dei docenti. “Ci sono anche mail in cui si cita il nome del professore e il ringraziamento alla preside per aver tolto il professore in questione. Lei mi aveva detto di non denunciare, di non fare nulla. Il comportamento che sta avendo fa ribrezzo”, ha proseguito la studentessa.
Eleonora Daniele a Storie Italiane ha letto un comunicato della preside: “Nel ringraziarla per il garbo con cui scrive, le devo specificare che poiché sono in corso accertamenti da parte del ministero e degli inquirenti sui fatti che stanno accadendo nella nostra scuola, il giusto riserbo che devo mantenere fa sì che io non possa partecipare immediatamente a trasmissioni televisive. Sarò lieta di farlo appena l’iter amministrativo, che è rapido, sarà concluso”.