Claudia Koll dal grande successo del film “Così fan tutte” di Tinto Brass alla conversione di fede che ha cambiato la sua vita. L’attrice, ospite del programma “Sulla via di Damasco” in onda su Rai2, è pronta a raccontare l’evoluzione della sua vita da star super sexy ad attrice e donna impegnata. Correva l’anno 1992 quando una giovanissima e bellissima Claudia Koll conquista la stampa e il mondo del cinema recitando nella pellicola erotica di Tinto Brass il cui titolo è liberamente ispirata all’omonima opera di Mozart. Nel film la Koll interpreta la protagonista principale Diana: una donna felicemente sposata con Paolo, ma purtroppo i suoi desideri sessuali vanno ben oltre la sfera matrimoniale. Per questo motivo Diana alla continua ricerca di momenti di trasgressione, sotto consiglio della collega Antonietta, accetta il corteggiamento Alphonse Donatien, un uomo francese, ma anche di un cugino di Venezia. Questa nuova vita “sessuale” spinge Diana a raccontare tutto al marito Paolo convinta di rivitalizzare il rapporto di coppia, ma in realtà il marito decide di lasciarla. In soccorso di Diana arriva la sorella Nadia che cerca di spiegare a Paolo che un pò di vivacità al rapporto di coppia non guasta. Così dopo un rave party in cui Diana va a letto con un seminarista di colore, la donna in prede alla gelosia chiama il marito confessandogli tutto il suo amore. Alla fine Paolo decide di perdonarla accettando di vivere un rapporto di coppia più trasgressivo.
Claudia Koll: “Così fan tutte? “non sono quel tipo di donna”
A distanza di tantissimi anni però Claudia Koll parlando di “Così fan tutte”, il film di Tinto Brass che l’ha lanciata come nuova sex symbol del cinema italiano ha dichiarato: “io non sono quel tipo di donna che ha presentato questo film, quindi ho dovuto tanto lavorare su me stessa.Ho sofferto molto durante la lavorazione di quel film” – precisando però a gran voce – “non rinnego nessuna scelta”. Una cosa è certa quel film e quel ruolo per diverso tempo l’hanno costretta a rinunciare a diversi lavori visto che le venivano proposte sceneggiature principalmente legate a personaggi avvenenti e basati sulla fisicità. “Avevo delle esigenze più profonde dentro di me, questi ruoli non potevano piacermi, non potevo accontentarmi” ha raccontato l’attrice che durante un’intervista tornando a parlare del film con Tinto Brass ha precisato: “fu un errore di valutazione. Non sono quel tipo di donna. Ho sofferto molto durante la lavorazione di quel film. Mi ero resa conto di aver sbagliato, non ero stata cresciuta così. Cambiai anche il mio modo di parlare, ero più maliziosa, facevo doppi sensi”.