Il quotidiano britannico The Times ha parlato di un preoccupate allarme in merito ad alcune tracce di amianto all’interno dei cosmetici, specialmente nel make up. Attualmente sarebbero circa un centinaio le donne inglesi raccolte in una causa legale contro i colossi dei cosmetici americani, alle quali è stato diagnosticato il mesotelioma. Questo è un tumore che colpisce stomaco o polmoni, tipico dell’esposizione prolungata all’asbesto.



Le vittime dei cosmetici contaminati da amianto vorrebbero, concretamente, ottenere un risarcimento dalle aziende americane per i danni che gli hanno causato. Infatti, si suppone che a contenere tracce di asbesto potrebbe essere il talco, ampiamente utilizzato nel settore per i suoi elevati poteri assorbenti, anche all’interno di ombretti, fondotinta e fard.



Di per sé il talco, sostanza presente in natura, non presenta nessun rischio per la salute umana, ma durante l’estrazione potrebbe capitare un contatto con l’amianto che, in ultima istanza, finisce anche all’interno dei cosmetici. Non vi è, però, una reale correlazione scientifica che possa dimostrare un collegamento tra il make up e il cancro, ma ci sono solo alcuni studi che attestano casi maggiori di tumori alle ovaie nelle donne che fanno uso di talco.

Cosmetici e amianto, le accuse (e la difesa) contro i grandi marchi

Insomma, parlando di numeri il Times attesta che, sarebbero circa 600 i casi di donne morte per mesotelioma nel 2020, compatibili con le tracce di amianto nei cosmetici. Si tratta di un aumento del 7% dei casi rispetto all’anno precedente, nonché del dato più alto negli otto anni precedenti. Secondo il Cancer Research UK, inoltre, i casi di mesotelioma nelle donne sono raddoppiati dall’inizio del degli anni ’90, mentre sono aumenti del 50% negli uomini.



Inoltre, la Food and Drugs Administration americana nel 2020 ha testato 43 cosmetici, individuando tracce di amianto in 9 campioni, mentre da un’analisi simile svolta l’anno scorso su 25 campioni, non è stata trovata alcuna contaminazione.

Complessivamente, ad oggi nelle cause sarebbero state incluse parecchie marche famose di make up, da Estée Lauder, a Clinque, passando anche per Avon e Johnson & Johnson. Avon, per esempio, in una causa per le tracce di amianto nei cosmetici, è stata condannata a risarcire 50 milioni di dollari ad una vittima, ma sarebbe in atto un ricorso. Similmente, invece, contro Johnson & Johnson sono state intentate parecchie cause, con una condanna complessiva per oltre 3,5 miliardi di dollari. Dal conto loro, entrambe le aziende hanno rigettato le accuse, sostenendo meticolosi controlli sul talco che impiegano, mentre J&J avrebbe deciso di abbandonare il talco naturale a favore dell’amido di mais.