Alfredo Cospito rimarrà al 41 bis, su decisione del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il quale ha rigettato l’istanza di revoca presentata dal suo avvocato, Flavio Rossi Albertini. L’anarchico, che nel 2006 si rese protagonista di un attentato contro la caserma dei carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, prosegue intanto con il suo sciopero della fame da oltre cento giorni. Cospito dovrà rimanere al regime del carcere duro, in quanto Nordio ha evidentemente ritenuto “ancora sussistente la sua pericolosità sociale”.
Non si fa alcun riferimento alle motivazioni della decisione nel comunicato stampa diffuso dall’ufficio stampa del dicastero capitolino: “Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, con un provvedimento articolato ha respinto la richiesta di revoca del regime speciale di detenzione di cui all’articolo 41 bis dell’ordinamento penitenziario, presentata dall’avvocato del detenuto”.
ALFREDO COSPITO RIMARRÀ AL 41 BIS, IL SUO AVVOCATO: “HA PERSO 50 KG”
Come si legge in una nota diffusa dall’agenzia di stampa ANSA, il 41 bis per Alfredo Cospito “era stato disposto il 4 maggio dell’anno scorso dall’allora Guardasigilli Marta Cartabia per quattro anni”.
Intanto, l’Adnkronos ha riportato una dichiarazione dell’avvocato di Alfredo Cospito, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, il quale si è concentrato sulle condizioni di salute del suo assistito, il quale, a suo dire, durante il periodo di detenzione e a causa dello sciopero della fame avrebbe perso quasi 50 chili. L’incontro tra il legale e Cospito è avvenuto in data odierna nel carcere di “Opera”. Queste sono state le parole pronunciate da Rossi Albertini: “La situazione è sempre la stessa. Dimagrisce sempre più, ora pesa 70 kg, e non prende gli integratori”. Inoltre, è stato reso noto che nel corso della giornata di sabato 11 febbraio 2023, Cospito verrà visitato dal medico nominato dal difensore.