L’AVVOCATO DI ALFREDO COSPITO: “OGGI HA RISCHIATO DI MORIRE”
«Alfredo Cospito ha rischiato di morire oggi in ospedale»: lo ha fatto sapere l’avvocato del terrorista anarchico ideologo del FAI, ricoverato nel reparto penitenziario dell’Ospedale San Paolo di Milano (dallo scorso 6 marzo), Flavio Rossi Albertini. Sarebbe stato lo stesso Cospito a riferire al medico della difesa – che oggi lo ha visitato – di aver avvertito «un tremore alla mano e di aver avvisato la guardia. Dopo dieci minuti sono arrivati l’infermiera e il medico urlando e dicendo che avevano visto dal monitoraggio un problema al cuore. Erano molto preoccupati, stava morendo. Ha visto un foglio su cui c’era il tracciato del cuore con un grosso sbalzo. Poi la situazione è rientrata e si è stabilizzata».
Secondo l’avvocato difensore dell’anarchico in sciopero “della fame” da oltre 5 mesi per protestare contro il regime di 41bis (comminato dal Governo Draghi nel maggio 2022), quando Cospito ha avuto tale crisi cardiaca «gli è stato somministrato del potassio in vena, con grande preoccupazione da parte dei medici». Sempre al medico della difesa lo stesso Alfredo Cospito avrebbe poi spiegato di aver visto un foglio con il tracciato del cuore «da cui si vedeva un grosso sbalzo. Poi la situazione è rientrata e si è stabilizzata».
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Ancora il medico legato alla difesa di Cospito ha infine spiegato alla stampa (ANSA e Repubblica le prime a diffondere la notizia della presunta crisi cardiaca) che nella giornata di ieri ha fatto un esame strumentale dove i sanitari riferiscono il rischio paralisi per tutta la vita: «Danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti e non è detto che recuperi le funzionalità che aveva prima». Sempre da fonti della difesa rivelate a “La Repubblica”, pare che Cospito stia camminando male in questi giorni «a causa di un problema al piedo dovuto alla carenza di vitamine».
Nelle ultime settimane sarebbe continuano l’altalena di sostanze accettate/rifiutate da Alfredo Cospito in ospedale per rimanere lucido e in forze in vista della nuova udienza presso il Tribunale di Sorveglianza di Milano, prevista per venerdì 24 marzo 2023. Dopo la bocciatura dei ricorsi per l’eliminazione del 41bis delle scorse settimane, la speranza del terrorista anarchico è riuscire a ottenere quanto richiesto dalla difesa: ovvero, differimento pena, con detenzione domiciliare a casa della sorella, per le sue condizioni di salute. «La richiesta del trasferimento ai domiciliari», si legge nei messaggi social della galassia anarchica che dà appuntamento per presidi il prossimo 24 marzo davanti al Tribunale milanese, «chiesto dalla difesa per motivi di salute, è un ulteriore tentativo di preservare la vita del compagno che si trova in sciopero della fame da quasi cinque mesi per protestare contro il regime di tortura del 41 bis a cui è sottoposto e in cui lo stato lo vuole lasciare morire».