I disastri di navi da crociera che sono diventati famosi nella storia internazionale sono tanti: da Titanic a Costa Concordia, fino al MV Wilhelm Gustloff. Innumerevoli i naufragi in cui, dal Novecento ad oggi, ad avere la peggio sono state decine e decine di vittime, tra cui soprattutto passeggeri comuni. In alcuni casi si è trattato di incidenti, in altri di errori umani e in qualcuno persino di una volontà ben precisa di compiere una strage.
Titanic: tra gli incidenti in mare sicuramente quello più famoso…
Il più famoso in assoluto, per la risonanza mediatica avuta negli anni, è certamente quello del RMS Titanic. Il transatlantico britannico, entrato in servizio nel 1912, era ritenuta “inaffondabile”, ma il 15 aprile di quell’anno a causa di un impatto con un iceberg nell’Oceano Atlantico del Nord, è andato distrutto. La collisione provocò l’apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento, che in poco tempo culminò nell’inabissamento della nave. Quest’ultima finì per spezzarsi in due. Nel naufragio persero la vita tra le 1490 e le 1523 persone: solo 706 riuscirono a sopravvivere.
Costa Concordia: il disastro navale più famoso italiano
Il disastro di nave da crociera più famoso in Italia, invece, è certamente quello della Costa Concordia. La sera del 13 gennaio 2012 l’imbarcazione, mentre stava facendo il cosiddetto “inchino” all’Isola del Giglio, nel mar Tirreno, impattò contro il gruppo di scogli noti come le Scole. Il comandante Francesco Schettino non si rese conto di stare navigando pericolosamente vicino alle rocce. L’impatto provocò la brusca interruzione della navigazione, un forte sbandamento e il conseguente incaglio sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara.
La nave fu parzialmente sommersa e coloro che si trovavano nella zona dell’impatto ebbero la peggio. Il naufragio ha causato in totale 32 morti tra i passeggeri e i membri dell’equipaggio e 110 feriti. Il comandante Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di carcere: dieci per omicidio plurimo colposo e lesioni colpose, cinque per naufragio colposo, uno per abbandono della nave.
Wilhelm Gustloff, cos’è successo nel disastro navale peggiore della storia?
Il disastro navale che ha registrato più vittime nella storia, tuttavia, è quello di MV Wilhelm Gustloff. L’imbarcazione era stata costruita come una nave da crociera per l’organizzazione turistica gestita dallo stato della Germania nazista, ma nel corso della seconda guerra mondiale veniva utilizzata come nave ospedale e alla fine come nave caserma. Essa venne impegnata per l’Operazione Annibale, che consisteva nel recupero e nel trasporto di milioni di rifugiati, soldati e feriti.
Il 30 gennaio 1945, quando lasciò la protezione del porto di Gotenhafen, la nave aveva a bordo ben 10.582 persone (per la lista ufficiale ce n’erano 6.050, ma molti per fuggire avevano preso posto sul ponte) quando in realtà era progettata per trasportarne 1.900. Mentre il transatlantico era in navigazione, fu affondata da alcuni siluri sparati dal sommergibile sovietico S-13. In cinquanta minuti la Gustloff era completamente sommersa nelle acque fredde del mar Baltico. I sopravvissuti furono solo 1.300, oltre 9.000 le vittime.