«Lockdown Italia? Ricordiamo che non chiuderà più niente nel nostro Paese»: lo ha detto il sottosegretario al Ministero della Salute, Andrea Costa, intervenendo ad “Agorà” su Rai3 questa mattina.
Parlando delle nuove norme in vigore dallo scorso lunedì sul “Super Green Pass”, l’esponente di Noi con l’Italia rassicura il crescente timore nella popolazione per nuove restrizioni tra Natale e l’inizio del nuovo anno. «Abbiamo cercato di anticipare gli scenari nel nostro Paese. L’introduzione anticipata del Super Green pass è stata fatta per prevenire scenari peggiori, qualora ci dovesse essere un cambio di colore in alcune regioni. Ma non chiuderà più niente nel nostro Paese anche se, ovviamente, ci sono alcune limitazioni per i non vaccinati», spiega ancora Costa facendo notare la differenza sostanziale in atto tra i numeri Covid del 2021 e gli stessi di un anno fa.
COSTA: “TERZA DOSE, NO PROBLEM PER LE SCORTE”
Nell’autunno-inverno 2020 avevamo 30 mila ricoverati, mentre oggi sono “solo” 6 mila: «avevamo 3.300 in terapia intensiva oggi poco meno di 800 persone in terapia intensiva. C’è un incremento di contagi ma anche dovuto alla grande quantità di tamponi che stiamo facendo. La grande differenza rispetto all’anno passato la fa il fatto che l’87% dei cittadini si è vaccinati e credo questa sia la manifestazione concreta dell’efficacia del vaccino», ribadisce ancora Costa in video collegamento con la trasmissione di Luisella Costamagna. Restano complessi e difficili i vari controlli sul Green Pass, su questo però il Governo è intenzionato a non mollare l’opera di coordinamento con le Prefetture, «parliamo di controlli ma su un popolazione che per l’87% si è vaccinata quindi la gran parte è in regola con le norme. Parliamo di controlli su una minoranza. Dobbiamo incrementare le verifiche consapevoli che non è un’operazione semplice». Resta la responsabilità personale che Costa richiede ancora a tutti gli italiani, garantendo però il massimo impegno dello Stato anche per il fronte vaccinazioni: in merito alle scorte per la terza dose, il sottosegretario chiarisce, «non abbiamo difficoltà per quanto riguarda l’approvvigionamento sia di Moderna sia di Pfizer. Le Regioni sono messe nelle condizioni di procedere rapidamente».