La nuova ondata di casi Covid non deve preoccupare, anzi potrebbe essere arrivato il momento di cambiare approccio nel monitoraggio della pandemia. “Non so se sia giusto proseguire nella continua ricerca del virus. Se l’obiettivo è la convivenza, dobbiamo solo monitorare le conseguenze gravi”, afferma Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute, ai microfoni di Coffee Break, su La7. Prima o poi dovremo affrontare la situazione come fase endemica, questa la posizione di Costa, secondo cui il prossimo obiettivo deve essere quello di rivedere le restrizioni per i positivi al coronavirus. “Un positivo senza sintomi non può essere costretto all’isolamento o quarantena, altrimenti ci ritroviamo in un nuovo blocco del Paese. Nelle prossime settimane dovremo affrontare questo tema”.
Quando gli viene chiesto se l’impennata di casi sia legata anche all’aver tolto l’obbligo delle mascherine, Andrea Costa replica: “È stato un atto di fiducia nei confronti dei cittadini, visto che c’è una consapevolezza diversa. Lo abbiamo fatto gradualmente”. Dunque, il sottosegretario alla Salute predica calma: “La pandemia non è ancora finita, ma l’obiettivo non può essere il contagio zero, deve essere quello di conviverci. Oggi abbiamo armi e strumenti per affrontare la situazione. Dobbiamo parlare di prudenza, ma non di paura, perché lo scenario è completamente diverso ora. Io credo che ciò che dobbiamo osservare è la pressione sui nostri ospedali, non limitarci ai numeri dei contagi”.
COSTA SU TENSIONI GOVERNO ED ELEZIONI
Durante il suo intervento a Coffee Break il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, esponente del partito Noi con l’Italia, si è soffermato anche sulle fibrillazioni nella maggioranza. “Credo che il tempo della responsabilità non sia finito, quindi mi auguro che da parte di tutti ci sia un’assunzione di responsabilità in un momento ancora molto complicato. Abbiamo una pandemia da cui non siamo ancora usciti, un conflitto, un rincaro e un potere d’acquisto delle famiglie da tutelare. Credo che sia sbagliato e irresponsabile scaricare al governo problemi di un partito”. Il riferimento è alla scissione nel Movimento 5 Stelle e alle tensioni tra Giuseppe Conte e il premier Mario Draghi.
“Confido che si trovi una mediazione. Già in passato abbiamo vissuto altri momenti di tensione, ma alla guida del governo fortunatamente abbiamo il premier Draghi che ha saputo trovare equilibrio. I cittadini in un momento drammatico come questo ha bisogno di una politica responsabile che metta al primo posto le priorità del paese. Questa è una grande occasione, di riallacciare un rapporto di fiducia con i cittadini”. D’altra parte, le elezioni non lo spaventano: “Ritengo anche io che le elezioni siano un momento di alta democrazia e non le temiamo nella coalizione di centrodestra. Per me possiamo andare a votare il prima possibile. Ma perché parlare ora di liberalizzazione della cannabis? Questo non è un governo politico”.