L’ANNUNCIO DI COSTA SUL GREEN PASS
Se non proprio l’eliminazione tout-court del Green Pass dopo il 31 marzo 2022, come chiede con insistenza la Lega e molte Regioni, quantomeno l’eliminazione dell’obbligo per le attività all’aperto: questo è l’indirizzo su cui sta ragionando il Governo e il Ministero della Salute, come spiegato stamane dal sottosegretario alla Sanità Andrea Costa raggiunto da Radio24.
«E‘ un’ipotesi su cui stiamo ragionando a livello di governo, quella di andare verso la rimozione del Green pass per le attività all’aperto»: con la curva del Covid sempre più rapida, e con l’avvicinarsi della scadenza dello stato d’emergenza, le regole e restrizioni Covid potrebbero modificarsi ulteriormente. «Da parecchi giorni i dati sulla pandemia e sulle ospedalizzazioni sono positivi, quindi è chiaro che andremo in quella direzione e con la fine dello stato di emergenza sicuramente inizierà una fase nuova con un allentamento delle misure restrittive – ha spiegato ancora l’esponente di Noi con l’Italia – Con la gradualità con le quali le abbiamo introdotte, ci avvieremo ad un’eliminazione delle misure restrittive». Al momento l’intenzione più prossima è quella di riportare cibo e bevande (dal 10 marzo) all’interno di cinema e teatri mentre per la capienza negli stadi sono in corso diverse interlocuzioni tra Ministeri e Cts: «capienza degli stadi al 100% è un obiettivo del Governo assolutamente raggiungibile per il 31 marzo, ma mi assumo la responsabilità di dire che dobbiamo fare uno sforzo in più: il 24 marzo abbiamo la partita della Nazionale a Palermo e credo che possiamo provare a ragionare sull’ipotesi che per quella partita si possa arrivare al 100% della capienza», ribadisce Costa.
FINE STATO D’EMERGENZA: COSA CAMBIERÀ E COSA NO
Con la fine dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo sono diverse le regole che potrebbero modificarsi, qualora si riesca a trovare una “sintesi” in un Consiglio dei Ministri ultimamente molto “litigioso” e non solo sul fronte Covid. Di certo vi saranno discussioni circa l’eventuale stop all’obbligo di mascherine al chiuso: «è un tema sul quale stiamo ragionando e riflettendo. Abbiamo dato un primo segnale con l’eliminazione delle mascherine come imposizione all’aperto e certamente nelle prossime settimane valuteremo la questione delle mascherine al chiuso, anche qui facendo delle valutazioni tra quelli che sono i luoghi più affollati rispetto a quelli dove c’è una minore concentrazione di persone», sottolinea ancora il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Occorre affrontare tutto «con gradualità», spiega il vice Speranza, «ma dovremo comunque terminare la campagna di vaccinazione anti-Covid per tutti coloro che non hanno ricevuto la terza dose. Questo è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere per non vanificare tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi anni». In merito alla possibilità di levare l’obbligo vaccinale, qui la strada è assai più “irta” rispetto al Green Pass: «Siamo di fronte a una norma che è stata approvata e che prevede l’obbligo vaccinale anti-Covid per gli over 50 fino al 15 giugno, quindi con questo dobbiamo fare i conti e dobbiamo procedere nel rispetto di questa regola. Valutiamo quali saranno i dati delle prossime settimane e poi alla scadenza dell’obbligo. Il governo farà le dovute valutazioni, ma non si può escludere una proroga, assolutamente no».