Costantino Vitagliano e il grande successo
Costantino Vitagliano spegnerà 50 candeline il prossimo 10 giugno e, alla vigilia di un compleanno così importante, si è raccontato senza filtri in una lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera in cui ripercorre le tappe più importanti della sua vita, dal grande successo ottenuto con Uomini e Donne alle cifre folli guadagnate durante i vari eventi fino al crollo e alla scoperta della malattia da cui, oggi, sta rinascendo. “Volevo essere solo e soltanto il più bello di tutti. Per un periodo ce l’ho fatta”, racconta Costantino al Corriere svelando che, per realizzare il suo sogno, si allenava tutti i giorni e seguiva diete drastica con un unico obiettivo: guadagnare tanti soldi.
Un sogno che è riuscito a realizzare diventando il più bello di tutti e poi conquistando il grande pubblico con la partecipazione a Uomini e Donne di cui, ancora oggi, rappresenta l’emblema del tronista. “Ho guadagnato tanto. Basti dire che per sfizio mi sono comprato di botto una Bentley da 250 mila euro, che avevo sei-sette case. Non riuscirei a quantificare. A un certo punto le richieste erano troppe, l’agenzia per limitare le serate ha alzato il cachet al massimo andando oltre i diecimila euro per un’ora. E invece di diminuire le domande aumentavano. Ho guadagnato io e fatto guadagnare gli altri”, racconta Costantino che poi svela di aver guadagnato colo con le chat telefoniche un milione di euro in un anno.
Costantino Vitagliano: dal successo alla malattia
Per anni, Costantino Vitagliano ha girato l’Italia partecipando a tantissimi eventi. Poi, con il crollo dell’agenzia di Lele Mora, anche Costantino ha dovuto affrontare un periodo delicato da cui, però, è uscito grazia agli investimenti fatti con i soldi guadagnati. “Io ho sistemato i miei conti con il fisco. Dieci anni fa mi chiedevo come mi sarei ripreso. Da re delle ospitate ero diventato “ospite non gradito”. Ho venduto proprietà, usato i guadagni. Non avete mai visto lacrime: gli investimenti mi hanno permesso di restare in piedi”, ha raccontato al Corriere.
Nel 2023, poi, la paura della malattia, la diagnosi e la consapevolezza di dover cominciare un nuovo capitolo della propria vita: “Stavo facendo controlli in ospedale. Hanno visto una macchia: l’aorta ombelicale era passata da 21 millimetri a 36. ‘Tu non te ne vai da qui’. L’aorta poteva esplodere e non ce ne sarebbe stato più per nessuno. Per 40 giorni ho pensato di avere un tumore, dovevo stare a riposo assoluto. Oggi faccio due iniezioni nella pancia a settimana. Ho ricominciato ad allenarmi, cose leggere. Sono cambiato fisicamente: non è facile tuttavia vado avanti. Mi sto rialzando”, ha concluso.