L’India è pronta a lanciare un vaccino contro il coronavirus. Mentre per gli altri candidati si attende la produzione nell’ultima parte dell’anno, Covaxin vedrà la luce entro il 15 agosto. Va precisato però che il prodotto realizzato da Bharat Biotech non è stato ancora sottoposto a sperimentazioni sull’uomo. Non c’è infatti alcun cenno del Drugs Controller Geenral of India (DCGI) per quanto riguarda risultati di studi clinici sull’uomo riguardo questo vaccino sviluppato da Bharat Biotech in collaborazione con l’Indian Council of Medical Research (IMCR) e l’Istituto Nazionale di Virologia (NIV). Stando a quanto riportato da IndiaTv, l’azienda ha infatti presentato i risultati degli studi clinici sugli animali, nei quali il vaccino in questione si è rivelato sicuro ed efficace. Quindi, ha ricevuto il via libera per le sperimentazioni di fase I e II sull’uomo che però richiedono tre mesi di tempo per essere portate a termine. Le prime due sperimentazioni dovrebbero concludersi a settembre, ma l’ICMR ha chiesto di velocizzare i test clinici, essendo un progetto prioritario peraltro monitorato ai massimi livelli del governo. Il dottor Balram Bhargava, capo dell’Indian Council of Medical Research (ICMR), ieri ha scritto infatti a tutte le strutture coinvolte nella sperimentazione chiedendo di completare i test entro il 15 agosto, giorno in cui verrà lanciato pubblicamente il vaccino Covaxin, ma gli esperti di bioetica sono scettici.



IL CASO COVAXIN, VACCINO INDIA PRONTO ENTRO 15 AGOSTO?

Ci si chiede infatti come possano essere ridotte ad un mese tutte le fasi di sperimentazione per la sicurezza e l’efficacia del vaccino. Il vaccino di Oxford, ad esempio, non prevede di lanciare il prodotto prima della fine dell’anno. Il 1° luglio il candidato vaccino Covaxin è stato registrato per le sperimentazioni, che coinvolgeranno 1.125 persone. Il primo arruolamento partirà il 13 luglio. Per la fase I ci vorrà almeno un mese, per completarle tutte ci vorranno invece un anno e tre mesi. Ma il governo preme per lanciare subito il vaccino. L’Indian Council of Medical Research (ICMR) ha infatti selezionato 12 istituti per la sperimentazione clinica del vaccino e in una lettera ha comunicato loro che prevede di lanciarlo per uso sanitario entro il 15 agosto, dopo il completamento di tutti gli studi clinici. Per questo gli istituti sono stati invitati a velocizzare i test clinici, ma non è appunto chiaro come ciò possa essere possibile.



Come è stato realizzato il vaccino Covaxin? L’Istituto Nazionale di Virologia (NIV) ha dapprima isolato un ceppo del nuovo coronavirus da un paziente asintomatico di Covid-19, quindi lo ha mandato alla Bharat Biotech all’inizio di maggio. Qui è cominciato il lavoro di sviluppo di un vaccino inattivato, che usa cioè il virus morto, in quanto si tratta di vaccini che generalmente hanno alti livelli di sicurezza. «Una volta iniettato in un essere umano, il virus non ha modo di replicarsi, perché è morto». Serve solo per indurre il sistema immunitario a produrre anticorpi. Sono stati quindi condotti test su animali per valutare se il Covaxin è sicuro, prima di chiedere l’autorizzazione ad avviare la sperimentazione sull’uomo.

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