Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, e docente di Igiene all’università Cattolica di Milano, ha concesso un’intervista al quotidiano “Il Messaggero”, nella quale ha tracciato un bilancio approfondito circa la pandemia in Italia nel 2021 e l’irruzione sulla scena emergenziale della variante Omicron. Secondo l’esperto, quest’anno “abbiamo subito la conseguenza delle scelte sbagliate di altri. Non è un caso che le 3 varianti che hanno caratterizzato il 2021, siano arrivate da Paesi simbolo. La prima dal Regno Unito, che non ha fatto nulla per fermare il virus. La seconda dall’India, che aveva abbassato la guardia. E quest’ultima dal Sudafrica, dove si è diffusa perché la copertura vaccinale è minima”.

Se parlare di quarta dose è, a suo giudizio, un discorso prematuro, in quanto ora la priorità va data all’inoculazione delle terze dosi al maggior numero di connazionali possibili, si può invece effettuare una stima dei casi di positività che ci troveremo quotidianamente a fronteggiare con l’inizio del 2022: “L’impennata dei casi è impetuosa, ma grazie al vaccino preme poco sulla rete ospedaliera rispetto al passato. A gennaio andremo oltre i 100mila contagi al giorno. Non credo tornerà il lockdown totale, però: le regioni diventeranno arancioni e rosse, con le limitazioni che conosciamo. Ci saranno restrizioni solo per i no vax, perché a pesare sui sistemi sanitari saranno loro”.

WALTER RICCIARDI: “NON ERADICHEREMO MAI IL VIRUS”

Nel prosieguo dell’intervista pubblicata su “Il Messaggero”, Walter Ricciardi ha affermato che il governo non vuole rinviare l’apertura delle scuole e punta a un salto di qualità nella gestione delle classi. Oltre a testare e tracciare gli studenti in caso di contatto, per cui ora è in campo il commissario Figliuolo, “va migliorata la gestione dell’ambiente. Assieme a mascherine e distanze serve un monitoraggio costante dell’aria, con indicatori dell’anidride carbonica che permettano un corretto ricambio d’aria. Se apri le finestre nel momento sbagliato non serve a nulla, se lo fai sempre fai ammalare i ragazzi”.

Le pillole anti-Covid sono “una speranza in più rispetto agli anticorpi, perché interferiscono con il ciclo di riproduzione del virus, ma sono da verificare nel mondo reale”, mentre dal virus SARS-CoV-2 non ci libereremo mai: “Non lo eradicheremo. Finora ci siamo riusciti solo una volta, con il vaiolo. E in parte con la poliomelite, che persiste solo in Nigeria e Afghanistan. Con gli altri virus bisogna convivere. Ciò però non vuol dire abituarsi a 100 morti al giorno o a 50mila casi, ma a normalizzare precauzione e vaccini”.