All’indomani del Vaccine Day c’è una domanda sui vaccini anti Covid che non trova ancora risposta: quando ci vaccineremo? La priorità, come noto, spetta alle categorie più esposte, gli operatori del settore sanitario, e più fragili, gli anziani delle Rsa. Per il resto, ci sono solo promesse e stime. «Se arriva subito al traguardo anche AstraZeneca, [..] noi già dal primo aprile potremmo avere 13 milioni di vaccinati», ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza nell’intervista rilasciata alla Stampa. Ma i numeri non sono parole, verba volant. Qualcosa non torna, come fa notare Carlo Calenda, leader di Azione, sui social. L’ex ministro dello Sviluppo economico ha fatto un calcolo proprio partendo dai numeri forniti dal Governo. Speranza vuole vaccinare 13 milioni di persone entro fine marzo? Allora l’Italia dovrà ricevere 26 milioni di dosi di vaccini anti Covid da Pfizer-BioNTech, Moderna e Astrazeneca. «Parliamo di 300.000 somministrazioni al giorno. Considerando mezz’ora tra pratiche e iniezione, calcoliamo una media 16 dosi per operatore al giorno». Questo vuol dire, spiega Carlo Calenda, che servono in Italia «18.750 operatori qualificati dedicati solo alla vaccinazione».



COVID, REBUS DOSI E PERSONALE: PERCHÉ NUMERI NON TORNANO

Il problema è che ad oggi ne mancano 15mila che Invitalia sta selezionando tramite apposito bando. «Non sono chiari i punti di somministrazione oltre ospedali e sviluppo sistemi informatici. Questa è la situazione», ha twittato l’ex ministro, perplesso dunque riguardo il calendario della campagna vaccinale di massa. Critico sui numeri anche Nicola Porro, che definisce «cialtrone» il Governo. Nel suo mirino finisce, in particolare, il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri: «Dice che puntiamo all’80% dei vaccinati in autunno. Ma dice anche che arriveranno 450mila vaccini a settimana, cioè il 13,4% dei vaccini che ci sono stati assegnati». Speranza, però, appunto nell’intervista alla Stampa ha parlato di 13 milioni di vaccinati entro fine marzo. «Con 450mila vaccini a settimana arriviamo a 5,4 milioni di dosi entro fine marzo, quindi 2,7 milioni di persone vaccinate». Sempre che tutto funzioni bene. Stando a quanto riportato da Sky Tg24, secondo il piano del ministero, nel primo trimestre arriveranno 8,7 milioni di dosi Pfizer-BioNTech e 1,3 milioni di dosi Moderna. Sono attese 16,1 milioni di dosi AstraZeneca e 2 milioni di Curevac. Il problema, però, ora è avere il personale per poter procedere in maniera spedita con la campagna vaccinale.



Incalza anche +Europa, secondo cui i numeri di medici (3mila) e infermieri (12mila) inclusi nei bandi e nel personale operativo di supporto non sono adeguati. Inoltre, lamenta la mancanza di linee guida per il coinvolgimento delle strutture private. Il rischio è di gravi ritardi e discriminazioni verso le categorie più fragili. Queste osservazioni sulla campagna vaccinale sono state presentate dal partito di Emma Bonino al Governo. La richiesta è di avere un cronoprogramma dettagliato sul piano di ricerca, selezione, formazione e operatività del personale previsto, con i relativi costi. Poi la distribuzione degli operatori sanitari, gli orari di apertura, le modalità di accesso e i livelli di sicurezza, sanificazione e protezione dei 300 punti di erogazione e dei 1.500 sul territorio nazionale.

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