Covid e bambini, un binomio purtroppo possibile: lo dimostrano i dati numerici forniti dall’ospedale Giovanni XXIII di Bari, dove attualmente si trovano ricoverati con tampone positivo ben 16 minori, il 60% dei quali ha meno di un anno di vita, mentre il restante 40% annovera giovanissimi pazienti d’età inclusa fra i 6 e i 12 anni. La dottoressa Desiree Caselli, direttrice del reparto di Malattie infettive del Pediatrico, ha precisato in un post che si tratta del dato più alto da inizio pandemia e che nessuno dei bimbi “presenta grossi problemi respiratori da trattare con ossigeno, a differenza di alcune gravi polmoniti trattate nei mesi scorsi. I bambini più piccoli vengono sempre ricoverati con un genitore per fornire loro assistenza”.



La dottoressa ha quindi aggiunto che “il virus circola perché i più piccoli non sono vaccinati. Rinnovo l’appello ai genitori: se i bambini sono in età per vaccinarsi, lo facciano senza esitazioni”.

COVID, BAMBINI RICOVERATI A BARI: VACCINI FONDAMENTALI

Oltre alla preoccupante situazione legata al Covid e ai bambini in quel di Bari, fanno riflettere anche le frasi di Maria Chironna, docente d’Igiene dell’Università barese e responsabile del laboratorio Covid del Policlinico, il cui intervento su Facebook ha fatto rapidamente il giro del web. La professoressa ha chiaramente asserito che ci aspettano settimane complicate: “Lasciate perdere chi dice che non c’è da preoccuparsi perché l’infezione si è ‘raffreddorizzata’.



Fondamentale è la vaccinazione e a supporto di questa sua affermazione ha pubblicato i dati di uno studio recente condotto dalla UK Health Security Agency, secondo cui, con la terza dose, l’efficacia dei vaccini contro le ospedalizzazioni da Omicron sale all’88% a due settimane dalla somministrazione, mentre chi ha ricevuto solo una dose può contare su una efficacia pari al 52%. “Quando il gioco si fa duro… conviene vaccinarsi”, insomma. E, in chiusura, racconta un aneddoto di cui è stata attenta spettatrice nei giorni scorsi: “Giovane coppia, con lei incinta, che pretendeva di sedersi al bar per l’aperitivo del 2 gennaio. No Green Pass. Mandati a casa. Punto. Bravi i gestori”.