L’immunità ibrida protegge da malattia grave e ospedalizzazione
L’OMS ne è certo: l’immunità ibrida derivata da infezione SARS-CoV-2 e vaccinazione fornisce una protezione maggiore contro la reinfezione del Covid-19 rispetto alla sola vaccinazione o infezione. La ricerca, pubblicata su Lancet, evidenzia i benefici protettivi della vaccinazione anche dopo che le persone hanno avuto il Covid-19. A 12 mesi dallo studio, la protezione contro la reinfezione è scesa al 41,8% ma la protezione contro il ricovero ospedaliero o la malattia grave è rimasta elevata.
I risultati hanno infatti mostrato come le persone con immunità ibrida fossero ben protette dal ricovero ospedaliero o da malattie gravi anche un anno dopo la ricerca. La protezione si abbassa ma resta comunque molto elevata contro le conseguenze più gravi del Covid-19. Infatti si è protetti dal ricovero ospedaliero e dalla malattia grave al 97,4% (dal 91,4% al 99,2%) a 12 mesi per chi ha un’immunità ibrida, ossia un mix tra vaccinazione e infezione. La protezione contro la reinfezione è stata del 41,8% (31,5 % al 52,8%) in questo cluster.
Dati a confronto
Come evidenzia la ricerca dell’OMS, al contrario, tra i pazienti che avevano avuto una precedente infezione ma non erano stati vaccinati, la protezione contro il ricovero ospedaliero o la malattia grave era del 74,6% (dal 63,1% all’83,5%) e la protezione contro la reinfezione era del 24,7% a 12 mesi, quindi una percentuale molto più bassa rispetto a chi invece aveva l’immunità ibrida. I dati della ricerca pubblicata su Lancet derivano da 26 studi.
I ricercatori hanno spiegato che lo studio evidenzia una “sostanziale durata dell’immunità ibrida“. “A livello individuale, i nostri risultati mostrano che la necessità e la tempistica ottimale della serie di vaccinazioni primarie e della dose di richiamo potrebbero essere diverse in un individuo che ha precedentemente avuto un’infezione da SARS-CoV-2” hanno puntualizzato. “I responsabili politici possono utilizzare questi risultati contribuendo a informare sull’uso e i tempi della vaccinazione Covid-19 come importante strumento di salute pubblica”.