Il Covid circolava a Wuhan già a settembre 2019, a rivelarlo il quotidiano cinese “Epoch Times” con sede in America, legato alla setta religiosa perseguitata del Falun Gong. Sono state scoperte 40 cartelle cliniche di pazienti che mostravano i sintomi del Covid-19, 8 di questi sarebbero morti in seguito alle complicanze dell’infezione. La Cina ha rivelato l’esistenza di primi casi di un virus sconosciuto e molto violento che colpiva i polmoni causando misteriose polmoniti bilaterali soltanto a dicembre 2019. Una versione che appare sempre meno convincente. A distanza di più di un anno da quel fatidico dicembre, stanno emergendo nuovi documenti che gettano un’ombra sospetta sulla Cina.



Il primo caso di polmonite pare essere stato scoperto il 25 settembre 2019, presso l’ospedale “Wuhan Puren Riverside Hospital”; il paziente si chiamava Xiao Xgui, ed è una delle dieci persone assistite in quell’ospedale per polmonite bilaterale fino all’inizio di dicembre 2019. Un altro ospedale della città, il “Wuhan Yaxin”, ha curato altri dieci pazienti che ora si presume essere casi Covid nell’ottobre 2019. Secondo Gilles Demaneuf, che fa parte dell’equipe che studia le origini del Covid-19, i risultati di Epoch Times sono credibili.



IL COVID È SCOPPIATO IN CINA, E GIÀ A SETTEMBRE

Lo scorso dicembre il quotidiano di Stato cinese “Global Times” aveva avanzato il sospetto che il virus stesse circolando potenzialmente prima in Italia che in Cina. La notizia era stata diffusa dopo la scoperta del caso del bambino milanese che a fine novembre 2019 aveva presentato sintomi Covid, risultando poi positivo al tampone. “A ogni modo, questo non localizza l’Italia come l’origine del virus – aveva scritto il tabloid di Pechino citando esperti – dal momento che determinare la fonte è un lavoro complicato che richiede un grande ammontare di indagini e studi”. Una notizia che pare sempre meno attendibile alla luce delle notizie delle ultime ore, che avvalorano la tesi che la Cina non abbia dato l’allarme per tempo e che continui a cercare di tenere nascoste delle informazioni. In questo momento sono quasi 90 milioni le persone che nel mondo sono state contagiate dal coronavirus. A confermarlo è la Johns Hopkins University, che parla di 89.654.944 casi accertate. Perfino superiori i dati forniti dal sito Worldometers, secondo cui il numero dei contagiati è pari a 90.139.982.

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