La Cina torna a lanciare accuse sull’origine del coronavirus. Proprio ieri vi abbiamo parlato di uno studio secondo cui la struttura genomica di Sars-CoV-2 non esclude che possa essere stato creato in laboratorio, rilanciando di conseguenza i sospetti su Wuhan. Ma da settimane i giornali governativi cinesi stanno dando spazio a ipotesi secondo le quali il coronavirus non sarebbe nato a Wuhan, ma in realtà sarebbe arrivato dall’estero tramite cibi surgelati. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ritiene «altamente ipotetica» questa teoria, ma si dice al tempo stesso pronta ad acquisire i dati per valutare se gli studi cinesi siano affidabili. La città di Wuhan ha, infatti, dichiarato che sono risultati positivi tre campioni di surgelati prelevati dagli imballaggi di alimenti congelati che erano stati importati. Secondo la commissione, due sono stati prelevati in un magazzino refrigerato di carne bovina congelata proveniente dal Brasile, il terzo invece in un magazzino di pesce congelato proveniente dal Vietnam.



CINA “COVID ARRIVATO A WUHAN CON CIBI SURGELATI”

Le autorità cinesi sostengono che molti dei casi Covid in questa seconda ondata potrebbero essere stati causati proprio dalla presenza del coronavirus sulle confezioni di surgelati arrivate dall’estero. Per questo a metà novembre il ministero dei Trasporti ha diffuso una serie di linee guida per la prevenzione della trasmissione tramite gli alimenti surgelati importati per mezzo di trasporto su strada e acquatico. Il Quotidiano del Popolo sostiene che «ogni prova disponibile» induce a sospettare che il coronavirus non sia partito da Wuhan, ma sia solo emerso lì. Secondo l’ultima ipotesi degli esperti cinesi, il salto di Sars-CoV-2 da un animale all’uomo e la trasmissione tra le persone si sarebbe verificata nel subcontinente indiano, quindi il mercato di Wuhan sarebbe stato solo un «amplificatore» del contagio. Intanto gli esperti dell’Oms non hanno ancora potuto visitare il famoso mercato alimentare di Wuhan. Ora si torna a parlare di un’ispezione nel mercato, ma ora non darebbe alcuna risposta scientifica sulle origini dell’epidemia.

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