Fin dai primissimi momenti della pandemia da covid gli esperti di tutto il mondo hanno notato un sospetto aumento delle malattie reumatologiche, con moltissimi pazienti che dopo l’infezione virale si sono trovati a fare i conti con artriti e vasculiti di vario tipo: una questione protagonista di un recente intervento da parte del dottor Carlo Salmi, esperto in reumatologia e immunologia dell’Istituto Humanitas di Milano, sulle pagine del quotidiano Sanità del Corriere della Sera. Partendo dall’origine, il dottore ha richiamato il vecchio dibattito sulle malattie reumatologiche, imputandolo all’identificazione “di meccanismi comuni tra covid e artrite reumatoide“, tra cui la “cosiddetta sindrome da rilascio citochinico”.



Oltre a queste osservazioni iniziali, però, a rafforzare l’idea di un collegamento causa/effetto ci fu anche il già citato boom di malattie infiammatorie croniche o autoimmuni, che si unì ai molti “meccanismi immunologici” associati sia al covid che alle malattie reumatologiche e, infine, il fatto che il virus venisse trattato – almeno all’inizio del periodo pandemico – “usando farmaci in uno da molto tempo anche in reumatologia“, citando per esempio il tocilizumab o i glucocorticoidi.



Lo studio di Hong Kong conferma: “Il covid aumenta il rischio di contrarre alcune malattie reumatologiche”

A fronte di tutte queste mezze evidenze, ricorda ancora il dottor Salmi, un team di ricercatori di Hong Kong decise di condurre un effettivo studio tra l’aprile del 2020 e il novembre del 2022 che coinvolse più di un milione di soggetti dimostrando definitivamente un’associazione causa-effetto tra il covid e le malattie reumatologiche: in particolare i pazienti hanno registrato un maggiore incidenza di spondiloartrite, artrite reumatoide e vasculite, con quest’ultima con un rischio di quasi il 50% in più.



Insomma, l’ipotesi di partenza è corretta, ma di contro gli stessi ricercatori di Hong Kong hanno anche confermato che con almeno due dosi di vaccino contro il covid si riesce a ridurre in modo significativo l’incidenza della sindrome di anticorpi anti-fosfolipidi e il lupus eritematoso, che sono “altre due malattie reumatologiche”, spiega Salmi. Ad oggi non è ancora completamente chiaro perché il virus abbia questo tipo di effetto sul sistema immunitario, ma secondo l’esperto l’ipotesi più probabile è legata “al ruolo dell’infiammazione come fattore scatenante di autoimmunità” che è un altro dei meccanismi comuni tra il covid e molte tra le malattie reumatologiche più diffuse.