C’è preoccupazione per la bimba di appena 5 anni arrivata al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Padova nei giorni scorsi, accompagnata dai genitori. La piccola manifestava sintomi compatibili con il Covid ed è infatti risultata positiva al tampone. La situazione è velocemente precipitata al punto da essere intubata e ricoverata in terapia intensiva. Secondo quanto riferisce Corriere della Sera, le sue condizioni sarebbero “gravissime”. Stando alle informazioni raccolte dal quotidiano, non soffriva di patologie pregresse e non sarebbe rientrata dall’estero nei giorni scorsi. Ciò che preoccuperebbe particolarmente i medici sarebbe la grave sofferenza respiratoria presentata dalla piccola paziente. Al suo arrivo al pronto soccorso, la bambina presentava una sindrome emolitico-uremica. Si tratta di una forma di patologia a carico di sangue e reni solitamente associata a infezioni gastrointestinali. Non è chiaro se tale sindrome sia o meno associata al Covid e proprio questo starebbero cercando di capire i medici poichè, in caso positivo, si tratterebbe del primo caso al mondo. Come aggiunge TgCom24, i genitori della bimba sono stati sottoposti al test del tampone e attualmente sarebbero in isolamento. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
BIMBA DI 5 ANNI IN TERAPIA INTENSIVA
Una bambina di 5 anni è ricoverata in gravissime condizioni in terapia intensiva all’ospedale universitario di Padova. Si tratta della prima paziente di questa età che si trova in rianimazione a Padova. La piccola, che era stata inizialmente accolta dal pronto soccorso pediatrico, è stata poi trasferita nel reparto di terapia intensiva diretto dal dottor Tiberio Ivo, dove al momento sono ricoverati altri tre pazienti affetti dal Covid, di cui uno in fase di dimissione. La bambina è risultata positiva a Sars-CoV-2, ma i medici non sanno se le sue gravi condizioni sono legate proprio al coronavirus. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, la bambina non soffriva di patologie pregresse né sarebbe tornata dall’esterno negli ultimi giorni. Ma i medici sono allarmati da una circostanza che stanno studiando in queste ore: all’arrivo in pronto soccorso presentava una grave sofferenza respiratoria e poi gli è stata riscontrata una sindrome emolitico-uremica, una malattia a carico di sangue e reni solitamente associata a infezioni gastrointestinali.
BAMBINA INTUBATA A PADOVA: DUBBI SU CAUSE GRAVE SINDROME
I medici dell’ospedale universitario di Padova vogliono quindi capire, spiega oggi il Corriere della Sera, se la sindrome abbia a che fare col coronavirus, perché in tal caso sarebbe il primo caso al mondo, o se invece è legato ad altro tipo di patogeni. Secondo l’ultimo report fornito dall’Istituto superiore di sanità (Iss), cioè quello del 14 agosto 2020, ad oggi ci sono 2.784 casi di positività dall’inizio dell’emergenza per quanto riguarda pazienti minori di 9 anni, invece i morti sono stati 4. La sindrome emolitico-uremica (Seu) è una malattia rara che provoca un’insufficienza renale acuta. Nella sua forma tipica è causata da una infezione intestinale causata da particolari ceppi di Escherichia coli che producono una tossina che entra nel sangue e colpisce soprattutto i reni. Ma esistono anche rari casi in cui la Seu si sviluppa a seguito di un’infezione da pneumococco, così come ci sono forme atipiche riconducibili a fattori genetici, motivo per il quale possono colpire persone della stessa famiglia.