A Mattino Cinque, su Canale 5, si torna a parlare di covid e in collegamento vi era il professor Matteo Bassetti: “Oggi il covid non mi preoccupa, tra vaccinati e guariti abbiamo più del 95% di persone, il virus trova un ostacolo nei nostri anticorpi e lo stesso non sta avvenendo per l’influenza. Dopo tre anni di mascherine, distanziamenti trova una strada molto più dritta anche verso i nostri polmoni. Non dimentichiamoci che l’influenza può portare a polmoniti nelle persone fragili: non bisogna allarmare gli italiani ma abbiamo le vaccinazioni e non vedo perchè non si possano fare per le influenze, che è un investimento per le prossime 4 settimane”. Bassetti si è presentato con un’opera d’arte di Lodola alle spalle: “E’ la vittoria sui vaccini del covid”.



E a proposito dei vaccini, il primario di malattie infettive del San Martino aggiunge: “E’ sbagliato il revisionismo del passato, se abbiamo fatto certe cose nel 2021 vuol dire che ce n’era bisogno, andavano messi in sicurezza gli ospedali quindi si è deciso di mettere l’obbligo vaccinale, non capisco questa voglia di revisionismo. La nostra campagna vaccinale è stata straordinaria, perchè tornare indietro e dire che le multe non andavano messe? Io credo sia sbagliato far pagare le multe un anno dopo, la multa serve nel momento in cui commetti l’infrazione”. E ancora: “Non riconoscere ciò che i vaccini ci hanno dato vuol dire essere ciechi, sordi e muti. Se lei viene in un ospedale italiano e guarda la situazione, anche i più fragili se vaccinati si fanno pochi giorni di covid, non riconoscere i vaccini significa essere fuori dal mondo”.



BASSETTI: “BASTA TAMPONI, INTASIAMO GLI OSPEDALI”

“Dobbiamo uniformare covid dal punto di vista delle regole, così come si è già uniformato dal punto di vista clinico”, ha proseguito Matteo Bassetti a Mattino 5. “Dire oggi ad uno che ha il covid che deve stare obbligatoriamente a casa e poi deve fare il tampone finale non fa altro che aumentare il numero di persone che non comunicano la positività. La proposta dello Spallanzani che il ministro Schillaci pare voglia portare avanti sia ragionevole: 5 giorni a casa e poi esci senza tampone. E’ importante dire alla gente cosa deve fare: se ha sintomi è bene che stia a casa, ma se a casa non ci può stare si mette una mascherina per evitare il contagio”.



Sul Natale, Matteo Bassetti è chiaro: “Natale in mascherina? Non se ne parla neanche. L’errore di mantenere l’obbligo di mascherine anche quando non era utile ha portato oggi la gente ad avere un comportamento ostile verso le stesse. E’ giusto metterle per i fragili e gli anziani, ma non ha senso l’obbligo per tutti”. Secondo Bassetti dovremmo cambiare anche il tampone il pronto soccorso: “Sta mettendo in difficoltà gli ospedali. I tamponi vanno fatti solo quando servono, in caso di sintomi respiratori, se no rischiamo di ingolfare i nostri ospedali e di tornare alle difficoltà dell’anno scorso. Oggi si fa un tamponamento seriale per tutti, in alcuni ospedali ci sono ancora addirittura i reparti covid che sono una cosa fuori dal mondo, vecchio e anacronistico”.