Bill Gates avrebbe pilotato i finanziamenti per la pandemia per favorire alcune aziende Big Pharma. Questo è quanto emerge da un libro del giornalista Tim Schwab intitolato “The Bill Gates Problem“, citato dal quotidiano La Verità e bill gatesnel quale ci sono esclusive rivelazioni, in 500 pagine di inchiesta, su come venivano gestiti i fondi Covid da parte della fondazione Bill & Melinda Gates. Dai documenti sembrerebbe infatti che l’imprenditore abbia dirottato i soldi destinati allo sviluppo per i vaccini, e non solo quelli dell’ente benefico ma anche pubblici e derivati dalle donazioni di privati per l’emergenza, per influenzare alcune decisioni sui brevetti.
Come sottolineò all’epoca anche il New York Times infatti, la sua autorevolezza nel settore farmaceutico, derivava proprio da anni e anni di finanziamenti all’Oms e alla ricerca sui vaccini. Pertanto i suoi consigli dovevano essere ascoltati, anche dalle autorità pubbliche che si stavano occupando in quel momento delle approvazioni di prodotti e brevetti.
Inchiesta sulla collaborazione esclusiva tra Gates e Big Pharma nel libro di Tim Schwab
Il giornalista Tim Schwab, nel suo libro, accusa Bill Gates di aver favorito il dirottamento dei fondi Covid, quelli della sua Fondazione ma anche quelli pubblici, per privilegiare alcune aziende farmaceutiche rispetto ad altre. Secondo l’autore una delle maggiori colpe sarebbe stata proprio quella di aver imposto l’esclusiva del brevetto al vaccino Astrazeneca all’Università di Oxford. Di fatto questa decisione non permise di portare a termine il piano che prevedeva la creazione di una licenza aperta, alla quale tutti potevano contribuire.
Deludendo le speranze su quello che doveva essere “Il vaccino del popolo” sul quale però Oxford prese un’altra strada, come scrive Schwab, decisamente influenzata dalle cospicue donazioni, che ammontano a centinaia di milioni di dollari, che Gates negli anni ha concesso all’Ateneo. Nelle inchieste contro Gates, sono citate anche indagini condotte ad autorevoli quotidiano come il New York Times, che ad esempio, pubblicò le prove della collaborazione esclusiva, ma pagata con i soldi dei contribuenti tra Gates e Big Pharma. Un a convenienza economica, che smonterebbe le tesi di chi vuole mostrare l’imprenditore esclusivamente come grande “filantropo che vuole salvare il mondo”.