È stata bocciata dalla commissione Sanità del Senato la proposta presentata da Fratelli d’Italia di istituire al più presto una commissione d’inchiesta sul Sistema sanitario nazionale e sulla gestione della pandemia di Coronavirus in Italia. Un “no” che ha fatto letteralmente infuriare Italia Viva, che non ha esitato a esternare le proprie sensazioni di fronte a tale rifiuto. In particolare, a esprimere il pensiero del partito di Matteo Renzi è stato il vicepresidente Giuseppe Cucca: “Abbiamo fortemente voluto una commissione d’inchiesta sul Covid, ma la nostra richiesta è inspiegabilmente respinta. Gli italiani hanno diritto di sapere la verità”.



Nel frattempo, come è stato riportato dalle principali agenzie stampa del Belpaese, i capigruppo di maggioranza in commissione hanno riferito che l’esame della proposta riprenderà “non appena sarà terminato lo stato di emergenza Covid. Insomma, il discorso parrebbe essere stato soltanto procrastinato e destinato a riprendere al più presto, anche se le tempistiche potrebbero dilatarsi ulteriormente, a fronte della ventilata ipotesi di una proroga dello stato di emergenza fino a marzo (attualmente scade il 31 dicembre 2021, ndr).



COVID, BOCCIATA PROPOSTA FDI SU COMMISSIONE D’INCHIESTA: STOP FINO A NUOVA COMUNICAZIONE

Occorrerà dunque pazientare ancora prima che la questione possa tornare a essere oggetto di un dibattito politico. Come ricorda a tal proposito il quotidiano “Open”, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, aveva già protestato lo scorso 19 luglio in merito a questa tematica, senza peraltro fare troppo ricorso alla retorica e andando dritta al punto.

Queste erano state le sue parole esatte, che, in virtù di quanto accaduto in data odierna, risuonano fortemente attuali: “La commissione che abbiamo proposto è stata stravolta da una serie di emendamenti, che di fatto impediscono di fare piena chiarezza sugli eventi e sulla gestione della pandemia. Una vera e propria farsa, con l’avvallo delle forze di maggioranza, per impedire di indagare le zone d’ombra e le responsabilità politiche di quanto avvenuto. È uno schiaffo alle vittime della pandemia e ai loro familiari”.