La Candida potrebbe essere implicata nelle forme gravi di Covid. A suggerire questa ipotesi un gruppo di ricercatori della Weill Cornell Medicine di New York con uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Immunology. La forma grave dell’infezione è caratterizzata da un’infiammazione eccessiva che può persistere anche dopo la guarigione, dando luogo al Long Covid. Per i ricercatori all’origine delle forme severe potrebbe esserci uno squilibrio della flora micotica intestinale. Livelli eccessivi di alcuni funghi potrebbero scatenare a loro volta un’infiammazione che peggiora i sintomi della malattia. In particolare, gli scienziati hanno osservato che nei pazienti con Covid grave o Long Covid si riscontrano livelli alti di funghi nell’intestino, in particolare della Candida albicans, fungo normalmente presente nelle mucose genitali e nel tratto gastro-intestinale.
Pertanto, farmaci antifungini potrebbero migliorare la sintomatologia dell’infezione Covid. Anche se il microbioma è composto in gran parte da batteri, i funghi contribuiscono alla regolazione del mantenimento di un sistema immunitario sano. Lo dimostrano studi recenti. Inoltre, è emerso che le persone con Covid hanno un rischio maggiore di candidosi invasiva, infezione che si manifesta sulle mucose, aspergillosi polmonare, che è causata da miceti del genere Aspergillus, e mucormicosi, causata invece da funghi della specie Mucorales.
“FUNGHI INTESTINALI CONTRIBUISCONO ALL’ATTIVAZIONE IMMUNITARIA NELLE MALATTIE INFIAMMATORIE”
Questo studio, che comprende una coorte di 36 controlli sani e 91 pazienti ricoverati con Covid, conferma che i “commensali” del microbioma umano possono causare malattie nei soggetti positivi al Covid. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che gli individui con Covid hanno una risposta immunitaria specifica ai lieviti, un gruppo di funghi, correlata agli esiti della malattia. Ad esempio, i titoli degli anticorpi IgG sistemici del Saccharomyces cerevisiae o “lievito di birra” (ASCA IgG) risultano aumentati nel plasma delle persone ricoverate in ospedale con Covid rispetto ai sani. I livelli di ASCA IgG erano molto più alti rispetto ai controlli sani solo in 66 persone con Covid grave, ma non nei 25 pazienti con malattia moderata.
Visto che questi anticorpi sono diretti contro il mannano, polisaccaride che si trova in molti lieviti, i ricercatori hanno testato gli anticorpi contro altri funghi umani, scoprendo aumenti significativi negli anticorpi specifici per Candida albicans (ACAL IgG) e Candida parapsilosis, nel plasma di pazienti con Covid grave rispetto ai controlli sani. Di conseguenza, i risultati di questo studio «suggeriscono che i funghi intestinali possono contribuire all’attivazione immunitaria durante le malattie infiammatorie». I risvolti sono importanti, perché i risultati di questo studio aprono la strada «a nuove potenziali strategie terapeutiche per Covid con sintomi prolungati».