Il professor Francois Balloux, direttore dell’Ucl genetics institute e docente di Biologia computazionale all’University College di Londra, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Verità”, pubblicata sull’edizione in edicola oggi, venerdì 31 dicembre 2021. L’esperto ha innanzitutto spiegato, in riferimento alla pandemia di Covid, che “in un prossimo futuro tutti si infetteranno con il SARS-CoV-2 e, probabilmente, più di una volta”. In tal senso, il virus diverrà endemico: “Benché l’eradicazione globale del virus fosse preferibile, questa non è una cattiva notizia, poiché ciò ci consentirà di uscire dalla pandemia”.
Per quanto riguarda la variante Omicron, essa “sta causando un numero straordinario di casi in molti luoghi del pianeta, ma questi sono accompagnati da una malattia molto meno severa e da molti meno decessi. In parte ciò è dovuto al fatto che più persone hanno acquisito l’immunità, mediante vaccinazione e infezione, rispetto a quando si sono verificate le precedenti ondate. Tuttavia, sebbene Omicron possa ancora provocare una malattia severa, specie nei non vaccinati, essa è anche intrinsecamente un ceppo molto più blando”. Qualche misura restrittiva, nonostante ciò, va ancora mantenuta, per evitare uno stress eccessivo sui servizi sanitari, dal moneto che, se anche solo una piccola frazione di contagiati si ammala gravemente, ciò “può ancora portare a un grosso numero di ospedalizzazioni, vista la quantità elevata di casi che stiamo registrando al momento, con stime che parlano di oltre il 10% della popolazione infettata da Omicron nell’ultima settimana”.
BALLOUX: “VACCINO OGNI SEI MESI? BASTA BOOSTER DOPO LA TERZA DOSE”
Sempre su “La Verità”, il professor Balloux ha spiegato che la vaccinazione recherà sempre il massimo beneficio alle persone più a rischio di ammalarsi gravemente di Covid e, in particolare, agli anziani. Tuttavia, una volta che la gente è stata vaccinata con tre dosi, “non vedo dove stia il senso di continuare a somministrare booster. Prevedo che, sul lungo periodo, a chi lo desidera dovrebbe essere offerto un booster anti-Covid annuale prima dell’inverno, come si fa con l’influenza stagionale”.
Da ultimo, un plauso rivolto ai vaccini, che il professor Balloux giudica “ottimi nel proteggere dalla malattia severa e dalla morte, ma la loro protezione contro infezione e reinfezione è limitata e breve. In realtà, lo sapevamo fin dall’inizio e, probabilmente, è stato un errore di comunicazione sulla sanità pubblica non trasmettere quest’informazione in modo più chiaro. I vaccini, però, fanno esattamente ciò che speravamo, cioè ridurre i ricoveri e i decessi delle persone che s’infettano. E lo fanno molto bene”.