Parte la campagna vaccinale del governo Meloni, ma con modalità diverse dal passato, anche perché la pandemia Covid è finita. Sarà rivolta in particolare alle fasce più fragili della popolazione, stando a quanto indicato dal ministero della Salute con un’apposita circolare. Nel testo è precisato che la campagna anti Covid verrà avviata in concomitanza di quella antinfluenzale 2023/24 e verrà usata una nuova formulazione di vaccini a mRna proteici, con una formulazione aggiornata monovalente XBB 1.5, un’altra sottovariante Omicron. I vaccini “aggiornati” saranno approvati dall’autorità farmacologica europea (Ema) e da quella italiana (Aifa) tra fine estate e inizio autunno. Motivo per il quale si prevede che ci sarà “disponibilità di dosi a partire dal mese di ottobre“. I nuovi vaccini anti Covid saranno raccomandati soprattutto alle fasce più fragili della popolazione, che sono quelle che possono avere le conseguenze peggiori in caso di una nuova infezione Covid.



Pertanto, sono incluse: le persone di età pari o superiore a 60 anni; quelle ospitate in strutture per lungodegenti; donne che si trovano “in qualsiasi trimestre della gravidanza” o anche nel periodo post-partum, comprese le donne in allattamento; operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, così come studentesse e studenti di medicina o delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali, e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione; persone di età tra 6 mesi e 59 anni (compresi) che hanno elevata fragilità, “in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di Covid-19 grave“. Si intendono, ad esempio, malattie croniche all’apparato respiratorio, diabete di tipo 1 o di tipo 2, obesità, immunodeficienze  o il trapianto di un organo: la lista completa è consultabile direttamente sulla circolare ministeriale, firmata dal Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia.



VACCINI COVID DIVENTERA’ COME QUELLO INFLUENZALE?

Nella circolare si precisa anche che in caso di reazioni avverse, anche se sono statisticamente molto rare, gli operatori sanitari saranno tempestivi nel segnalarle all’Aifa. Anche i cittadini, comunque, possono segnalale sul sito ufficiale dell’Aifa. Il vaccino anti Covid potrà essere effettuato quando si desidera, anche con quello antinfluenzale. Quel che conta è che siano trascorsi almeno tre mesi dall’ultimo “evento”, cioè dall’ultima dose di vaccino anti-Covid ricevuta (a prescindere dai richiami) o dall’ultima volta che si è stati positivi al coronavirus. Anche chi non si è mai vaccinato potrà usare i nuovi sieri per fare il suo ciclo primario. Inoltre, è raccomandata, per chi lo riceve, “una dose di richiamo a valenza 12 mesi“. Di conseguenza, il vaccino anti Covid assume una valenza annuale che lo renderà paragonabile a quello contro l’influenza, anche se si tratta di virus diversi e il Covid non ha la stessa stagionalità dell’influenza.



VACCINI COVID AGGIORNATI, I CHIARIMENTI SULLA SICUREZZA

Con l’avvio della nuova campagna vaccinale, sui social si sono diffuse svariate notizie, rivelatesi fake news, riguardo i vaccini aggiornati. Ad esempio, su Telegram circolano diverse accuse riguardo il fatto che saranno approvati senza essere stati sperimentati a livello di sicurezza. Una “bufala” in piena regola, in quanto nei documenti di approvazione dei vaccini aggiornati a cui è stato dato il via libera finora, l’Ema specifica che sono stati presentati dati su qualità e sicurezza dei vaccini adattati. “These applications included data on the quality and safety of the adapted vaccines, and their ability to trigger immune responses against various strains of SARS-CoV-2” (“Queste istanze includevano dati sulla qualità e la sicurezza dei vaccini adattati e sulla loro capacità di scatenare risposte immunitarie contro vari ceppi di SARS-CoV-2“), è scritto in tali documenti.