Il Covid potrebbe presto diventare come un’influenza stagionale, mentre diminuisce ancora l’indice Rt. Nel nostro Paese, nella settimana 10-16 marzo 2023, i nuovi casi Covid sono stati 23.730, -1,1% rispetto alla settimana precedente. 212 i decessi, contro i 216 della settimana passata. L’indice Rt scende a 0,94 e il tasso di positività si attesta al 5,2% (+0,2%) secondo i dati del bollettino settimanale del Ministero della Salute. Dati che sembrano confermare le parole pronunciate dall’Oms, secondo il quale “il Covid è sul punto di diventare come un’influenza stagionale“.



In Lombardia “per la prima volta, dal 20 febbraio 2020, oggi venerdì 17 marzo, nessun letto di terapia intensiva risulta occupato da pazienti che hanno contratto il virus” annuncia l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, che sottolinea anche il “merito della campagna vaccinale, che ci ha permesso di tornare alla vita”, indicando questi dati come un “segno che sono migliorate anche le cure contro questo maledetto virus, che consentono di evitare che i pazienti colpiti finiscano in terapia intensiva“. Terapie intensive dunque finalmente vuote in Lombardia, mentre di contro aumenta il livello di rischio in alcune Regioni.



Covid, bene indice Rt ma 4 Regioni sono a rischio alto: di cosa si tratta

Covid, cala l’indice Rt mentre si svuotano le terapie intensive in Lombardia. Nel resto d’Italia, però, torna alta l’allerta in quattro Regioni considerate a rischio alto: si tratta di Emilia Romagna, Liguria, Piemonte e Toscana, mentre sono indicate a rischio moderato Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, la provincia autonoma di Trento, Puglia, Sardegna, Umbria e Veneto. Il Covid non è dunque ancora passato e si dimostra necessario mantenere alta l’attenzione in relazione ai contagi, sebbene i dati mostrino un alleggerimento nella situazione degli ospedali.



L’incidenza settimanale dei casi si rivela essere sostanzialmente stabile, con 38 casi ogni 100mila abitanti, contro i 41 osservati durante la settimana appena trascorsa, come illustra il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. L’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è sceso allo 0,94 dal precedente valore di 0,97, dunque sotto la soglia epidemica. Nel resto d’Italia si conferma stabile all’1% anche il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva, mentre si alleggerisce l’occupazione degli altri reparti, passando dal 4,7% registrato il 9 marzo all’attuale 4,3% del 16 marzo.