Tra i rischi per chi si ammala di Covid c’è anche quello di sviluppare il diabete. Un rischio maggiore del 40% rispetto a chi non si infetta. Il pericolo cala in modo progressivo in base alla gravità della malattia, ma resta significativo fino ad un anno di distanza dal contagio. Lo evidenziano i risultati dello studio pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology, per il quale sono state coinvolte ben 180mila persone. Dunque, il diabete è una possibile complicanza a lungo termine del Covid. Non una novità, visto che i CDC statunitensi avevano segnalato un aumento di diagnosi di diabete anche tra bambini e adolescenti durante la pandemia. Lo stesso è accaduto, come riportato dal Corriere della Sera, in Lombardia nel 2020 rispetto agli anni passati.
“Quando la pandemia finirà rimarremo con un’eredità di malattie croniche. E il rischio è che i sistemi sanitari non siano preparati”, afferma il dottor Ziyad Al-Aly, direttore del Clinical Epidemiology Center e ricercatore del Veterans Affairs St. Louis Health Care System, nonché uno degli autori di questo studio. Per Venkat Narayan e Lisa Staimez della Rollins School of Public Health e dell’Emory Global Diabetes Research Center della Emory University di Atlanta con l’aumento dell’incidenza del diabete correlato al Covid si avrebbero “casi di diabete senza precedenti in tutto il mondo, scatenando il caos nei sistemi sanitari pubblici già sovraccarichi e con risorse insufficienti, con tributi devastanti in termini di morti e sofferenze”. L’allarme, dunque, non va sottovalutato.
I MISTERI SULL’ASSOCIAZIONE TRA COVID E DIABETE
Quasi tutti i casi rilevati individuati dai ricercatori erano di diabete di tipo 2, che si manifesta quando l’organismo non produce sufficiente insulina. Le persone ricoverate avevano circa il triplo del rischio, rispetto ai partecipanti al gruppo di controllo, di sviluppare il diabete. Anche chi si era ammalto in forma lieve aveva evidenziato un rischio maggiore di svilupparlo. Inoltre, le persone con indice di massa corporea elevato avevano un rischio più che raddoppiato rispetto a chi non aveva contratto il Covid. Questo studio però ha dei limiti.
Alcuni ricercatori hanno fatto notare che i volontari erano soprattutto uomini bianchi, anziani, molti dei quali con pressione alta e in sovrappeso, fattori di per sé già di rischio per sviluppare il diabete. Peraltro, alcune persone del gruppo di controllo potrebbero aver avuto Covid lieve o asintomatico non rilevato, distorcendo potenzialmente tali dati. Pesa anche il fatto che non sono noti i meccanismi alla base dell’associazione tra Covid e diabete. L’ipotesi è che l’infezione possa aver solo accelerato il processo in soggetti con fattori di rischio già presenti. Per chi non ne ha, invece, “potrebbe portare a una malattia de novo”, ha aggiunto Ziyad Al-Aly. Ma il legame comunque resta sconosciuto.