Scuola, cosa fare nel caso uno studente risulti positivo al Covid. Le regole in vigore sono ancora quelle istituite dal precedente Ministro dell’Istruzione Bianchi a fine agosto. A meno di nuovi provvedimenti del governo, anche per l’anno scolastico 2022/2023 gli studenti positivi al covid potranno rientrare tra i banchi soltanto in seguito a un tampone negativo, che sia antigenico o molecolare. Se si tratta di persone asintomatiche, il periodo di isolamento dura 5 giorni, ma si può rientrare fino a 14 dopo l’inizio dell’isolamento finché il tampone non è negativo.



Mentre l’isolamento è obbligatorio per cinque giorni, può accedere che lo studente positivo debba rientrare tra i banchi di scuola. Una casistica che può coinvolgere anche i docenti e il personale Ata. In questa situazione, le persone a contatto con il soggetto positivo devono portare una mascherina FFP2 per dieci giorni dal primo contatto. Questo tipo di mascherina va portata per 10 giorni anche se uno studente o un docente scopre di essere positivo dopo aver frequentato la classe due giorni prima di scoprire l’infezione da Covid. Se poi altre persone risultassero positive, la circolare del Ministero della Salute non dispone uno slittamento dei dieci giorno di autosorveglianza.



Scuola e covid, come funziona l’autosorveglianza e quando applicarla

Scuola, un’altra questione importante è cosa fare in caso di contatto con un soggetto positivo. Secondo le norme attive da agosto e definite dall’apposita circolare ministeriale, occorre applicare la cosiddetta autosorveglianza. Nella pratica, se si ha avuto un contatto con una persona positiva al Covid bisogna indossare una mascherina FFP2 per dieci giorni, quando si entra in luoghi chiusi oppure in presenza di assembramenti. E nel caso si manifestassero sintomatologie, occorre effettuare immediatamente un tampone. Se il tampone è negativo ma i sintomi sono ancora presenti, bisogna ripetere l’esecuzione fino al quinto giorno dopo l’ultimo contatto con la persona positiva, a scuola o al di fuori dell’istituto.



L’obbligo di autosorveglianza non si applica soltanto se si tratta di studenti o di personale scolastico che abbia delle patologie o delle disabilità certificate che sono incompatibili con l’utilizzo della mascherina. Esonerati anche i soggetti che devono comunicare con persone diversamente abili. Come riferisce l’Istituto Superiore di Sanità, le questioni legate al covid nella scuola sono di fondamentale importanza perché i contagi in età scolare sono superiori in percentuale rispetto al resto della popolazione. Nello specifico, il 14% dei casi in età scolare è stato scovato nei bambini sotto i 5 anni, il 31% nella fascia d’età 5-11 anni, il 55% nella fascia 12-19 anni.