Da quando è scoppiata la pandemia di covid il mondo scientifico si è messo alla ricerca di una cura per trattare l’infezione, e fra i vari rimedi che sono stati presi in considerazione, si è parlato spesso e volentieri anche della vitamina D. Assieme all’idrossiclorochina e all’ivermectina, giusto per citare due fra i medicinali più utilizzati soprattutto durante il 2020, anche la “quarta” vitamina è stata spesso e volentieri presa in considerazione, ma dopo più di un anno di ricerche, non si può affermare con certezza che la stessa sia efficace.



“La vitamina D – spiega oggi al Corriere della Sera Alberto Mantovani, immunologo di fama mondiale, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Milano e professore emerito della Humanitas University – ha fallito nello studio di verifica, anche se c’erano i presupposti razionali per condurlo, visto che è stata osservata un’associazione fra bassi livelli di vitamina D e un cattivo decorso dell’infezione”. Eppure, nonostante manchi l’evidenza scientifica dell’efficacia della Vitamina D nel trattamento dei pazienti covid, sul web e sui social sono molti coloro che hanno sottolineato i presunti miracoli della stessa, a discapito invece dei vaccini: “Non ce lo dicono – è il pensiero in estrema sintesi di alcuni naviganti – perchè vogliono favorire Big Pharma e i vaccini”.



VITAMINA D E COVID: LO STUDIO SPAGNOLO POI RITIRATO

Come detto sopra, tanti gli studi condotti in questi mesi, e nessuno, come già anticipato dal luminare Alberto Mantovani, ha dato risultati soddisfacenti. Uno dei più famosi è stato quello pubblicato dall’università spagnola di Barcellona, secondo cui l’utilizzo della vitamina avrebbe ridotto dell’80% i ricoveri in terapia intensiva e i decessi del 60%, ma lo stesso è stato in seguito ritirato e la rivista Lancet ha avviato un’indagine. Peccato però che il web abbia condiviso ampiamente la ricerca, un po’ meno invece la notizia del ritiro della stessa. Del resto, come spiega il professor Sander Van der Linden, psicologo presso l’università di Cambridge, vi è la convinzione che “le cose naturali non possono farti del male”, e i risultati dello studio dell’università di Barcellona si adattano quindi alla perfezione alla visione del mondo che hanno le persone. Lo stesso Van der Linden sottolinea come spesso e volentieri il mondo dei no vax e dei sostenitori delle medicine naturali si sovrappongano, e proprio per questo non è raro trovare messaggi online del tipo “non hai bisogno di un vaccino, puoi solo prendere vitamina D”. In conclusione, quindi, si può ovviamente affermare che la vitamina non è affatto pericolosa, ma non cura il covid e non sostituisce il vaccino.

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