La pandemia di Covid e la sua genesi continuano a essere argomento capace di generare discussione in tutto il mondo e anche in quello dei social network, a partire da Facebook, i dibattiti in merito alla questione sono costanti e reiterati. Farà dunque indubbiamente scalpore la decisione assunta dal sodalizio capitanato da Mark Zuckerberg di non porre alcun veto o adottare contromisure in riferimento alla pubblicazione di post che si riferiscano all’origine del Coronavirus in laboratorio.
A dichiararlo ufficialmente è stato un portavoce, il cui nome non è stato meglio precisato, sulle colonne del portale “The Hill”, le cui parole sono state le seguenti: “Alla luce delle indagini in corso sull’origine della pandemia e dopo consultazioni con i nostri esperti di salute pubblica, non rimuoveremo più dalle nostre piattaforme le affermazioni che il virus Sars-CoV-2 sia stato generato”. Fino a poche ore fa la misura era invece in vigore e provocava l’immediata rimozione del testo “incriminato”, in quanto si riteneva contenesse informazioni fuorvianti e in grado di sviluppare, o meglio, alimentare vere e proprie fake news.
COVID, FACEBOOK ORA NON VIETA PIÙ I POST SULL’ORIGINE DEL VIRUS IN LABORATORIO
I post sull’origine della pandemia di Covid non saranno più oggetto di blocchi e rimozioni da parte di Facebook, dunque, come asserito dal suo portavoce a “The Hill”: “Stiamo continuando a lavorare con gli esperti per mantenerci al passo con la natura in evoluzione della pandemia e aggiornare regolarmente le nostre politiche man mano che emergono nuovi fatti e tendenze”. Una scelta, peraltro, che non sembra avere nulla a che spartire con la sfera della mera casualità, dal momento che segue l’annuncio effettuato dal presidente a stelle e strisce Joe Biden circa la richiesta all’intelligence di raddoppiare gli sforzi per giungere nell’arco temporale di novanta giorni a una conclusione finale e definitiva in merito alla genesi del Coronavirus. Inoltre, il Senato ha appena approvato una legge che impone all’intelligence di “declassificare le informazioni relative all’origine del virus, in particolare sul ruolo della Cina”.