Da quando il coronavirus si è diffuso in tutto il mondo, i casi di influenza sono crollati. Ne parla uno studio britannico secondo cui i casi sarebbero diminuiti del 98% in tutto il mondo. I risultati di questa ricerca sembrano dunque scongiurare il rischio di una “tempesta invernale perfetta”, cioè una situazione in cui oltre ad avere casi di Covid-19 si aggiungono quelli influenzali, con i servizi sanitari nazionali messi sotto pressione. Per questo il governo britannico aveva lanciato il più grande programma di vaccinazione antinfluenzale nella sua storia: 30 milioni di persone sono in via di vaccinazione. Ora però si scopre che l’influenza sembra quasi scomparsa. Questa è cominciata proprio quando il Covid-19 ha cominciato a stravolgere le nostre esistenze. Anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) certifica tramite la sua “sorveglianza” questa sorprendente tendenza. E infatti in Australia ad aprile sono stati registrati solo 14 casi di influenza rispetto ai 367 dello stesso mese del 2019. Un calo del 96%.



COVID HA SOSTITUITO INFLUENZA? CROLLO DI CASI

In Gran Bretagna la stagione influenzale è appena cominciata, ma da quando il Covid-19 si è diffuso, sono stati segnalati all’Oms solo 767 casi contro i quasi 7mila da marzo a ottobre dello scorso anno. Inoltre, l’anno scorso i casi sono aumentati del 10% tra settembre e ottobre, mentre quest’anno solo dello 0,7%. L’influenza deve ancora accelerare o sta succedendo qualcosa di strano? C’è chi ritiene che i casi di influenza siano confusi con quelli Covid-19, ma gli esperti evidenziano che i test non possono fare confusione tra i due virus, perché i virus sono distinti. “Questo è chiaro da vedere al microscopio. Non c’è possibilità di scambiare l’uno per l’altro”, ha dichiarato la dottoressa Elisabetta Groppelli, virologa e docente di salute globale alla St George’s, università di Londra. La teoria prevalente è che Sars-CoV-2, il virus che causa il Covid-19, stia dilagando in tutto il mondo “spazzando via” il virus dell’influenza. Questo a causa della cosiddetta “interferenza virale”, teoria secondo cui se è prevalente un virus, si hanno meno probabilità di essere infettati da un altro.



INFLUENZA NON DILAGA? LE TEORIE DEGLI ESPERTI

I virus sono parassiti. Una volta entrati in una cellula, non vogliono altri virus con cui competere. Così il virus già presente nel corpo caccerà via l’altro parassi”, spiega la virologa Elisabetta Groppelli. Uno studio condotto dai ricercatori del Centro per il controllo delle malattie degli Stati Uniti ha concluso che il coronavirus potrebbe essere effettivamente in grado di “liberarsi” dell’influenza nel sistema respiratorio dell’organismo. Viene chiamata “competizione patogena”, teoria per la quale non ci potrebbe essere una co-infezione. Uno studio cinese su Sars e Mers ha invece ipotizzato che l’infezione da un virus come l’influenza possa proteggere in qualche misura da quella da coronavirus. Ma c’è un’altra teoria, molto più semplice, secondo cui le misure adottate contro la diffusione del coronavirus potrebbero aver limitato anche quella dell’influenza. Ed è la spiegazione su cui converge al momento la comunità scientifica.