La Germania è considerata uno dei Paesi che ha gestito nel migliore dei modi la prima fase dell’emergenza coronavirus. Ma la vera grande “prova” deve ancora arrivare. Lo sostiene Christian Drosten, che nel panorama tedesco è una istituzione. Il virologo della Charité ritiene che il peggio sul fronte Covid debba ancora arrivare in Germania. «Dobbiamo cambiare alcune cose, soltanto adesso la pandemia comincerà sul serio anche da noi», ha dichiarato il professore. Inoltre, ha spiegato che il fatto che la Germania abbia gestito meglio la prima ondata non è perché si è mossa meglio degli altri, ma «esclusivamente» perché ha avuto una «pronta reazione». Il professor Drosten ha poi invitato i tedeschi a finirla con «i toni da stadio». Questo perché la Germania non ha «avuto successo perché abbiamo enti sanitari migliori di quelli francesi o ospedali migliori di quelli italiani, ma perché siamo stati tempestivi».
CORONAVIRUS GERMANIA “PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE”
Le autorità sanitarie in Germania lanciano l’allarme per quello che ritengono sia l’inizio di una seconda ondata della pandemia di coronavirus che investirà l’Europa. E il virologo Christian Drosten mette, quindi, in guardia la popolazione sui futuri sviluppi della pandemia in Germania. «Non abbiamo fatto le cose meglio degli altri finora, abbiamo soltanto reagito prima», ha spiegato lo scienziato, una delle voci più autorevoli del panorama scientifico tedesco. Intanto il Robert Koch Institut ha registrato 1.796 nuovi casi e 13 vittime nelle ultime 24 ore, per un totale di 275.927 persone che si sono ammalate e 9.409 che sono morte da quando il coronavirus ha iniziato a diffondersi in Germania. Intanto il ministro degli esteri di Berlino, Heiko Maas, si è messo in isolamento fiduciario in via precauzionale perché uno degli addetti alla sua protezione personale è risultato positivo al Covid. Il suo primo test però è risultato negativo.