Torna a farsi sentire in maniera seria il covid in Uk, nel Regno Unito. Anche nella giornata di ieri, per il quarto giorno consecutivo, sono stati registrati più di 40mila casi di coronavirus, così come emerge dai dati ufficiali dell’Ufficio di statistica nazionale. I numeri sono in aumento costante dallo scorso ottobre, il livello più alto dallo scorso mese di luglio, e il Paese si sta avvicinando al picco raggiunto durante la seconda ondata, datata lo scorso inverno. Situazione critica quindi oltre Manica, ed in particolare per le strutture sanitarie, con i pronto soccorso, che stando a quanto avvertono medici e paramedici, sarebbero già “sull’orlo del baratro”, con i pazienti che sono costretti ad attendere ore nelle ambulanze, fuori dagli ospedali, in attesa di essere visitati o ricoverati.
“Siamo estremamente preoccupati del livello senza precedenti di ritardi, che si stanno verificando nel Regno Unito, nel trasferimento dei pazienti in ospedale”, ha dichiarato Martin Flaherty, direttore della Aace. Secondo le linee guide nazionali, i pazienti devono attendere un massimo di 15 minuti per il trasferimento dall’ambulanza al reparto ospedaliero, ma dal mese di agosto vi sono file anche di 20 mezzi di soccorso in attesa, e di conseguenza risulta impossibile rispettare il protocollo.
COVID, EMERGENZA IN UK: PIU’ DI 40MILA CASI: “SULL’ORLO DEL BARATRO”
“Sono molto preoccupato del fatto che questi ritardi diventeranno ancora più gravi senza una effettiva pianificazione su come affrontarli”, le parole del dottor Ian Higginson, vice presidente del Royal College of Emergency Medicine, riportate dall’Huffington Post, “Siamo sull’orlo del baratro, in termini di qualità delle cure che possiamo offrire ai nostri pazienti”.
Durante il mese di settembre ben 2.1 milioni di persone si sono rivolte al Pronto soccorso britannico, con un incremento del 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020. Secondo quanto riferisce la Bbc, la causa di questo tracollo sanitario sarebbe dovuto alla diffusione della variante Delta del covid, che ha trovato terreno fertile dopo che si è deciso di eliminare ogni tipo di misura restrittiva. In Inghilterra, infatti, non vi è l’obbligo di mascherine, il green pass non esiste, e non ci sono limite in merito a capienze varie e distanziamenti. Un liberi tutti che senza dubbio non sta giovando.