Il Covid continua a dilagare, con tantissimi contagi in Italia, in Europa e in tutto il mondo. La situazione sanitaria preoccupa sempre più, soprattutto dopo la rapida diffusione della variante Omicron. I vaccini aiutano nella riduzione dei contagi, ma al momento sembrano offrire una protezione soltanto parziale. Per fronteggiare il virus c’è bisogno anche di altro e una nuova speranza sembra arrivare da uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto superiore di sanità, dell’Università Sapienza di Roma, dell’Università di Tor Vergata di Roma, dell’Irccs e dell’Università San Raffaele Roma e dell’Università di Miami. Tale ricerca ha dimostrato che un mix di sostanze naturali, ossia polifenoli e attivatori delle sirtuine, potrebbe inibire la replicazione virale e ridurre l’infiammazione del virus.



A spiegarlo, ai microfoni dell’Adnkronos Salute, è Camillo Ricordi, direttore dell’Istituto di ricerche sul diabete e del Centro trapianti cellulari alla Miami University. Lo scienziato è sceso poi nel dettaglio, spiegando quali sono queste sostanze: “Trans-resveratrolo, pterostilbene, acido ellagico e onochiolo sono ingredienti chiave del composto A5+, contenuto nel prodotto SIRT500 Plus. I risultati ottenuti su diverse linee cellulari hanno dimostrano per la prima volta una inibizione importante della replicazione virale, dopo infezione sia con il virus dell’influenza A che con quello del Sars-CoV-2“.



Covid, la cura nelle sostanze naturali? La spiegazione dello scienziato

Lo studio è ancora in fase embrionale e bisognerà capire come avviene questa inibizione e se sia efficace contro ogni variante del Covid: al momento sembrerebbe avere effetti anche su queste. Se il mix di sostanze naturali dovesse rivelarsi davvero efficace nel contenimento del virus, potrebbero aprirsi nuove strade che farebbero spazio alla speranza. Al momento, infatti, nonostante i vaccini stiano aiutando nel contenimento del Sars-CoV-2, sembrano non bastare. “Sono in corso studi per definire i meccanismi associati a questa importante inibizione della replicazione virale in vitro, che sembra non essere limitata ad una singola variante di virus. Questi risultati potrebbero aprire la strada allo sviluppo di strategie terapeutiche ‘naturali’ per mitigare o bloccare la progressione di infezioni virali, in aggiunta ai vaccini e altre terapie farmacologiche” ha spiegato lo scienziato Ricordi.



Il ricercatore ha poi lanciato un appello per chiedere un aiuto a fonti istituzionali, private e associazioni benefiche: non essendoci dietro un grosso interesse farmaceutico, secondo Camillo Ricordi la ricerca potrebbe arenarsi, non promettendo grandi profitti. Le sostanze, infatti, sono assolutamente naturali e facilmente reperibili.