Soldati dell’esercito russo hanno girato indisturbati per due mesi in tutta Italia, ufficialmente per aiutarci nella lotta al Covid (era il marzo 2020, quando era scoppiata nel nostro paese la pandemia), ma in realtà, si viene a scoprire adesso grazie a un documento recuperato dalla redazione del programma televisivo Report, che i russi ricevettero dall’Istituto Spallanzani il virus “vivo”. In questo modo furono in grado di sviluppare due vaccini, lo Sputnik V e lo EpiVacCorona senza pagare un euro all’Italia come prevedono operazioni del genere.



Non solo. Già si era saputo che all’Italia la missione russa era costata circa tre milioni di euro in rimborsi: spesa per ogni volo (13 quadrireattori Ilyushin), l’alloggio di tutti i russi in un hotel di Bergamo (104 persone di cui solo 32 appartenenti al personale sanitario, tutti gli altri militari o appartenenti all’intelligence russa). “Fu qualcosa di vergognoso, la più grande operazione di intelligence straniera di sempre sul nostro territorio” ci ha detto in questa intervista Stefano Piazzaanalista, esperto di sicurezza e terrorismo



Secondo quanto risulta da un documento fino a oggi rimasto segreto, l’Istituto Spallanzani consegnò alla Russia il virus “vivo” cosa che permise loro di sviluppare almeno due vaccini. La regione Lazio collaborò a lungo con un centro statale russo che produce farmaci commerciali, cioè messi in vendita. Il tutto completamente gratis. Secondo il quotidiano La Stampa funzionari russi avrebbero offerto 250mila euro a un ricercatore italiano. Che ne pensa?

“Dalla Russia con amore”, come venne chiamata quella missione, è stata una delle più colossali operazioni di intelligence fatte a cielo aperto nel nostro paese che si ricordi da decenni. E’ stata una cosa tutt’ora non chiara tanto è vero che il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ndr) ha chiesto informazioni.



Che cosa c’è di poco chiaro in quella missione?

Non bisogna essere James Bond. Basti vedere la composizione di chi vi prendeva parte: erano più militari e uomini dei servizi segreti che personale sanitario. La cosa bizzarra è anche un’altra, sarebbe bastato vedere come la Russia ha gestito la pandemia.

Cioè?

Un completo disastro. Sono morte centinaia di migliaia di persone completamente abbandonate senza alcuna assistenza medica. La Russia è un paese dove la sanità non funziona, la gente muore di qualunque cosa. Ovviamente non parlo di Mosca o San Pietroburgo, ma della Russia popolare, contadina e operaia dove la gente mangia cetrioli e si ammazza di vodka morendo a 60 anni con il fegato spappolato. L’Italia, che è una potenza mondiale, il settimo paese più industrializzato al mondo, ha accettato degli aiuti da un paese che non sapeva gestire il Covid a casa propria. Solo questo doveva far pensare. Tutt’oggi non sappiamo cosa hanno fatto queste persone che hanno girato per mesi in Italia, tra l’altro non solo negli ospedali. 

Ma è possibile che un istituto come lo Spallanzani abbia ceduto il virus?

E’ possibile. Gli istituti sanitari o di ricerca scientifica applicano spesso il cosiddetto Material Transfer Agreement per lo scambio di informazioni scientifiche. Peccato che loro abbiano solo preso e senza pagare un centesimo.

Ai tempi il capo del governo era Giuseppe Conte che godeva anche della delega ai servizi segreti. Ritiene abbia avuto responsabilità precise?

Questa è materia di competenza del Copasir infatti Conte deve essere ascoltato. Questa vicenda ha molti aspetti non chiari che vanno chiariti. Il popolo italiano deve sapere cosa è successo.

Che cosa può essere successo? E’ stato fatto un trattamento di favore a una potenza straniera?

Penso si sia trattato di una serie di errori fatti non in mala fede ma semplicemente per incompetenza e per farsi sentire accettati dalla Russia. Ricordiamo il nostro periodo storico: c’era una forte fascinazione nei confronti di Putin. Non credo si siano fatte cose malvagie, ma errori da persone che non avevano la capacità di gestire una situazione come quella che stavamo vivendo. I cinque stelle dimostrarono che mancava loro anche l’apprendistato, non dico le capacità.

Quindi una scarsa competenza?

Quando si ha a che fare con personaggi del calibro di Putin o Biden, devi avere un retroterra politico e culturale, se no questi signori ti mangiano vivo. Questo episodio ne è la dimostrazione. Certamente si sono fatti favori pensando di ingraziarsi il potente di turno. Pensiamo anche all’accordo firmato dal governo Conte per la Via della Seta. Fummo l’unico paese a firmare un memorandum con la Cina, oltretutto con il parere contrario di Salvini. Conte di pasticci ne ha fatti molti e ora dovrebbe spiegare perché li ha fatti.