Covid e Cina rappresentano, ahinoi, un binomio che in questo ultimo anno e mezzo circa abbiamo ben imparato a conoscere e a integrare nel nostro vocabolario quotidiano. D’altro canto, la pandemia di Coronavirus ha stravolto i bioritmi del mondo intero, riducendo drasticamente i margini di libertà personale in un’ottica di rispetto nei confronti della salute, propria e altrui. Le domande circa la genesi di questa emergenza sanitaria rimangono ancora oggi senza una risposta certa, ma Jamie Metzl, esperto di geopolitica ed ex direttore per gli affari umanitari presso il dipartimento di Stato insieme a Bill Clinton, ha descritto sulle colonne de “Il Corriere della Sera” la propria linea di pensiero inerente all’origine del virus.



Per farlo, non è ricorso a mezzi termini, andando dritto al punto e infischiandosene di qualsiasi tipologia di retorica: “Sono un democratico, forte critico di Trump, ma la scienza mostra che Pechino mentiva nel dire che il virus provenisse dal mercato di Wuhan – ha esordito –. Personalmente, fui criticato da altri democratici e da alcuni importanti scienziati che scrissero che l’ipotesi più probabile era l’origine naturale e accusarono chiunque sostenesse il contrario di fomentare teorie complottiste”.



COVID E CINA, METZL: “INCIDENTE IN LABORATORIO IPOTESI PROBABILE”

Metzl, relativamente alla connessione tra Covid e Cina, dimostrata dagli accadimenti, ha quindi sottolineato come, a suo dire, la teoria dell’errore umano alla base del proliferare della pandemia rappresenti, ad oggi, quella più plausibile. “Ora il mondo si sta svegliando – ha asserito su ‘Il Corriere della Sera ‘-. Dall’anno scorso faccio parte di un gruppo informale di una ventina di esperti e ci riuniamo regolarmente per cercare la verità. Abbiamo pubblicato tre lettere aperte e crediamo di aver contribuito a cambiare il dibattito mondiale”. Metzl non esclude la possibilità di un’origine in natura, dal momento che è accaduto anche questo in epidemie passate, tuttavia quella degli incidenti in laboratorio sarebbe, questa volta, l’ipotesi più valida, perché sappiamo che il precursore del virus Sars-CoV-2 è stato trovato nei cosiddetti ‘pipistrelli ferro di cavallo’, che non si trovano a Wuhan. Lì, però, si trova l’unico istituto cinese di virologia di livello 4 con la più ampia collezione di ricerche sui Coronavirus dei pipistrelli. Secondo lo studioso serve pertanto un’inchiesta onnicomprensiva sulle origini della pandemia, possibilmente con la collaborazione della Cina.

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