Il Covid nei gemelli è una questione genetica (e non di “chimica”, come cantano Ditonellapiaga e Donatella Rettore nel loro omonimo singolo sanremese): a esprimere il proprio punto di vista su tale argomento sulle colonne del “Corriere della Sera” è stato Gabriele Bronzetti, cardiologo al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna e a sua volta gemello. Il medico sottolinea che nel corso della pandemia sono morte di virus SARS-CoV-2 numerose coppie di gemelli, quasi tutti uomini, “con una sincronia stupefacente”.



Leggiamo: “Gianni e Bruno Bugnano, 66 anni, bidelli e attori dilettanti, conosciuti ad Asti come i gemelli Piripicchio, morti a poche ore di distanza (non vaccinati); Michelangelo e Nicola Sansipersico, 56 anni, carabinieri di Bari, morti di Covid a pochi giorni di distanza (non vaccinati); Giovanni e Angelo De Palma, 52 anni, imprenditori e politici del tarantino, morti a sette giorni di distanza (non vaccinati); Grichka e Igor Bogdanoff, 72 anni, i gemelli dal sangue blu più famosi di Francia, conduttori di bizzarri programmi di fantascienza, morti a sei giorni di distanza (non vaccinati); Paolo e Carlantonio Mantovani, 71 anni, informatori scientifici del mantovano, morti a sei giorni di distanza (uno vaccinato e uno no). La predisposizione genetica è confermata dal fatto che di Covid muoiano più uomini che donne”.



COVID NEI GEMELLI, BRONZETTI: “SUSCETTIBILITÀ ALLE CERTE MALATTIE È CONDIVISA”

Secondo quanto espresso dal professor Bronzetti sul “Corriere della Sera” a proposito del Covid, essere gemelli “vuol dire condividere molte cose, tra cui resistenza o suscettibilità a certe malattie. Sembra che aver vissuto cheek-to-cheek nel lockdown dell’utero per nove mesi, condividendo pure il Dna, renda due o più individui simili a particelle elementari. E cosa fanno le particelle elementari? Rispondono alle leggi della fisica quantistica della relatività: l’equazione di Dirac spiega che, se due sistemi interagiscono per un periodo di tempo e poi vengono separati, non sono più distinti, diventano un unico sistema, come gemelli o amanti”.



Infine, un’osservazione: dei dieci gemelli morti di Covid, nove non erano vaccinati e il fatto che anche Carlantonio Mantovani, l’unico vaccinato, sia morto dopo il gemello Paolo, “non dimostra la debolezza del vaccino, ma la forza del sangue. Lui, il gemello vaccinato, il più empatico e coraggioso non poteva, proprio nell’ultimo viaggio, lasciare solo il fratello e lo ha seguito tra le stelle”.