Gli ultimi studi in merito alla pandemia Covid e sul possibile peggioramento degli effetti sulla salute mentale dimostrerebbero che non c’è correlazione, ma anzi alcuni scienziati affermano che da una ricerca sarebbe emerso come le restrizioni e la lotta contro un nemico comune abbiano invece rafforzato la coesione sociale, apportando alcuni effetti benefici sulle persone. I ricercatori della McGill University hanno reso noto il risultato di una lunga ricerca condotta in merito all’impatto del Covid sulla salute mentale della popolazione.
Ne è emerso che gli effetti della pandemia sono stati quasi irrilevanti sul provocare nuovi disturbi in persone sane, piuttosto potrebbero aver causato solo un peggioramento delle condizioni negli individui già predisposti ed un riacutizzarsi di ansia e depressione in soggetti che ne erano affetti già prima della crisi sanitaria. Questo smentirebbe numerosi altri studi condotti da altrettanti scienziati a livello mondiale, che invece avevano dimostrato un netto incremento di alcune malattie e del disagio psichico, con conseguente aumento anche del numero dei suicidi durante il picco pandemico e il periodo dei lockdown.
Covid e problemi mentali, lo studio: “Pandemia ha fatto sviluppare resilienza nella popolazione”
Il team di ricerca dell’Ontario, ha prodotto i risultati dopo aver effettuato test comparativi portati avanti con ricerche in tutto il mondo, un totale di 137 studi differenti che hanno analizzato le condizioni cliniche e mentali di soggetti prima e dopo la pandemia da Covid. Il principale autore, lo psichiatra Brett Thombs, ha affermato che “era ora di dimostrare i dati con studi e metodi più scientificamente rigorosi“, riferendosi al fatto che, a suo avviso, le ricerche condotte precedentemente sarebbero state troppo generiche ed alcune prodotte appositamente con dati non veritieri ma gonfiati per generare “profezie che si auto-avverano“.
Tuttavia questi nuovi studi hanno portato alla dimostrazione che, negli individui già predisposti e con problemi mentali pre-esistenti le condizioni con il Covid effettivamente si sarebbero aggravate. Specialmente nelle donne che hanno mostrato un aumento dei disturbi depressivi ed ansiosi, spesso collegati ad episodi di violenze domestiche. La conclusione però è stata ottimistica nell’analisi più ampia di tutta la cittadinanza coinvolta, che avrebbe beneficiato quasi del periodo pandemico per aumentare un senso di coesione sociale e solidarietà, avendo la sensazione di combattere unitamente contro un nemico comune, allo stesso modo con cui si svliuppa la resilienza delle popolazioni durante una guerra.