Covid, è stato pubblicato in data 21 marzo un nuovo documento ufficiale del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ECDC, che illustra le nuove linee guida da adottare per contrastare il diffondersi del virus. La revisione necessaria ha lo scopo di “prepararsi meglio ad eventuali nuove emergenze sanitarie“, ma non solo. Come specificato dall’agenzia europea, sono stati analizzati tutti i comportamenti adottati fino ad ora, e l’aggiornamento avrà come obiettivo primario quello di colmare le lacune individuate e migliorare le azioni da compiere.



Tuttavia viene dichiarato più volte, per evitare equivoci, come scrive anche Quotidianosanità, che questo nuovo regolamento, anche se rivede molte delle pratiche precedentemente adottate accertando così alcuni errori, non è stato pubblicato per “attribuire colpe ma solo per pianificare meglio le risposte“. Le “solide revisioni valutative sulla risposta a COVID-19” hanno alla base il fornire soluzioni ad alcuni quesiti: “cosa è successo durante la pandemia?, perchè è successo?, cosa si può imparare? e cosa bisogna cambiare?“, individuando così le aree di intervento che necessitano di maggiori modifiche rispetto al sistema attuale.



Covid, revisione linee guida ECDC: cosa cambia

L’ECDC avverte nel documento di revisione delle linee guida, che “la pandemia da Covid è stata un evento senza precedenti per dimensioni, portata e durata. Per questo motivo, la progettazione di una revisione post action per questo evento potrebbe differire da quelle effettuate per eventi minori“. Quindi saranno diversi gli ambiti nei quali interverranno le nuove regole. Significativi cambiamenti saranno valutati in ambito diagnostico, sorveglianza, comunicazioni del rischio, monitoraggio delle infezioni, trattamento clinico e decisioni in merito alla pubblica informazione.



Sull’ultimo punto, l’ECDC prevede alcuni incontri decisionali di cooperazione congiunta delle nazioni. Qualsiasi scelta, compreso il diramare di un nuovo allarme emergenza infatti dovrà essere concordata preventivamente e condotta in modo uniforme per tutti. Dopo aver ridotto l’elenco delle varianti considerate più rischiose quindi, ora lo scopo dell’ECDC sarà quello di controllare ed unificare la risposta al Covid e la successiva diffusione delle informazioni sulla salute pubblica.