L’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera all’antinfiammatorio anakinra e ad altri due farmaci (baricitinib e sarilumab) per il trattamento del Covid 19 in pazienti ospedalizzati con polmonite e con necessità di supporto respiratorio. “Nella riunione straordinaria del 23 settembre – informa Aifa in una nota – la Commissione tecnico scientifica di Aifa ha valutato le nuove evidenze che si sono rese disponibili all’utilizzo per il trattamento del Covid-19 di anakinra, baricitinib e sarilumab, farmaci immunomodulanti, attualmente autorizzati per altre indicazioni”.
L’Aifa aggiunge che “i tre farmaci, pur avendo proprie specificità, si aggiungono al tocilizumab nel trattamento di soggetti ospedalizzati con Covid-19 con polmonite ingravescente sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia. Tale decisione, basata sulle evidenze di letteratura recentemente pubblicate, allarga il numero di opzioni terapeutiche e nello stesso tempo consente di evitare che l’eventuale carenza di tocilizumab o di uno di questi tre farmaci possa avere un impatto negativo sulle possibilità di cura”. In una riunione di oggi, aggiunge l’Agenzia italiana del farmaco, “il Cda di Aifa ha approvato l’inserimento dei tre farmaci anakinra, baricitinib e sarilumab nell’elenco della L.648/96, che consente la copertura a carico del Servizio sanitario nazionale. Il provvedimento sarà efficace dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”.
Tocilizumab, ok Aifa per cura pazienti Covid gravi
Il Tocilizumab è stato ufficialmente inserito dall’Aifa per il trattamento dei pazienti ricoverati in ospedale per Covid-19. L’ente regolatore nazionale ha concesso il proprio lasciapassare alla somministrazione dell’anticorpo monoclonale fra i degenti adulti colpiti in maniera grave dal virus e che dunque necessitano di cure immediate per scongiurare un aggravamento del quadro clinico.
In particolare, il farmaco Tocilizumab, già acquistabile nelle farmacie da chi soffre di artrite reumatoide con il nome di RoActemra, è stato incluso dall’Agenzia italiana del farmaco nel novero dei medicinali che possono essere adoperati in caso di infezioni davvero complicate e/o caratterizzati da elevati livelli per quanto concerne gli indici di infiammazione sistemica, in condizioni cliniche – appunto – ritenute dai medici rapidamente ingravescenti.