Covid-19, fin dall’inizio della pandemia medici e ricercatori si sono chiesti come mai i bambini, pur essendo maggiormente esposti alle infezioni, siano risultati in gran parte immuni alle conseguenze del virus. Dopo un lungo studio condotto dal Karolinska Institutet, dalle Università di Berna e Oslo e dalla Linköping University in Svezia, sono arrivate le prime conferme alle inziali ipotesi. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica accademica PNAS e dimostrano che il principale fattore che permette ai bambini di essere meno esposti alle infezioni gravi da Covid è il fatto che il loro sistema immunitario è più abituato a combattere i ceppi di Coronavirus, responsabili di altre malattie stagionali, come ad esempio il comune raffreddore.



Studiando le cellule T responsabili della memoria di Coronavirus, è emerso quindi che la risposta al Covid è più immediata nei soggetti in età che va dai due ai sei anni. Questo dimostra perché il sistema immunitario dei più piccoli riconosca subito la minaccia del Coronavirus e sappia già come combatterla a partire dal primo contagio. Successivamente, infatti, questa capacità diminuisce sensibilmente con l’aumentare dell’età, fino a quasi azzerarsi negli anziani.



Bambini e Covid, gli scienziati: “Presto studi su risposte immunitarie in base all’età”

Il Corriere della Sera ha riportato i commenti degli scienziati coinvolti nella ricerca su bambini e risposta al Covid. La principale autrice, Annika Karlsson, ha dichiarato che “i nostri risultati mostrano come la risposta delle cellule T si sviluppi e cambi nel tempo e che le cellule T, precedentemente attivate dal virus OC43, possano reagire in modo incrociato contro SARS-CoV-2. Queste reazioni sono particolarmente forti all’inizio della vita e diventano molto più deboli con l’avanzare dell’età“. Per questo sono previsti in futuro altri studi che coinvolgeranno soggetti di differenti fasce, dagli adolescenti agli anziani, per studiare più a fondo come cambi la risposta immunitaria ai Coronavirus e al Covid e quanto si sviluppi in base all’età.



Precedentemente l’ipotesi che i bambini fossero in qualche modo più immuni alle infezioni da Covid, grazie ad una maggiore esposizione ad altri virus dello stesso ceppo, era stata solo avanzata, ma mai confermata così ampiamente come in questo nuovo studio. La ricerca ha coinvolto campioni di sangue prelevati da 48 bambini in età dai 2 ai 6 anni che non erano stati esposti al Covid. Contemporaneamente sono stati studiati altrettanti campioni provenienti da adulti tra i 26 e gli 83 anni. Inoltre, l’analisi ha incluso, per un confronto, campioni di 58 pazienti che avevano contratto il virus ed erano successivamente guariti.