Le persone sovrappeso e obese sono tra i soggetti con maggiori probabilità di sviluppare una forma grave di Covid o di morire per l’infezione di coronavirus. Uno studio ha chiarito il motivo: Sars-CoV-2 attacca il tessuto adiposo. Spesso il rischio è stato associato al diabete, di cui soffrono molte delle persone sovrappeso o obese, ma per gli scienziati la loro vulnerabilità ha a che fare con l’obesità stessa. I ricercatori della Stanford University hanno scoperto che il coronavirus infetta le cellule di grasso e alcune cellule immunitarie che si trovano all’interno del grasso corporeo, inducendo una risposta difensiva dannosa dell’organismo. «Qualunque cosa accada nel grasso non rimane nel grasso, colpisce anche i tessuti vicini», ha dichiarato al New York Times il dottor Philipp Scherer, che studia le cellule di grasso presso UT Southwestern Medical Center di Dallas, ma non è stato coinvolto nella ricerca. Lo studio, non ancora sottoposto a peer-review né pubblicato da una rivista scientifica, è stato reso noto in ottobre.



Sono stati condotti esperimenti sul tessuto adiposo di pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica per vedere se potesse essere infettato dal Covid. Hanno anche esaminato la risposta di alcuni tipi di cellule. Si è scoperto che le cellule da cui si sviluppano quelle adipose non potevano essere infettate, ma hanno contribuito alla risposta infiammatoria. I ricercatori hanno anche analizzato il tessuto adiposo dei pazienti con Covid che erano morti e hanno scoperto il coronavirus nel grasso intorno a vari organi.



COME IL COVID ATTACCA IL GRASSO CORPOREO

«Forse questo è il tallone d’Achille che il coronavirus utilizza per eludere le nostre risposte immunitarie protettive, nascondendosi in questo luogo», ha dichiarato il professor Vishwa Deep Dixit, ordinario di medicina comparativa e immunologia alla Yale School of Medicine. Il grasso corporeo infatti non è inerte, il tessuto adiposo è biologicamente attivo, produce ormoni e proteine del sistema immunitario che agiscono su altre cellule, promuovendo uno stato di infiammazione fastidiosa di basso grado anche quando non c’è infezione. L’infiammazione è la risposta del corpo a un invasore, e a volte può essere così vigorosa da essere più dannosa dell’infezione che l’ha scatenata. Quindi, le citochine innescano ancora più infiammazione e il rilascio di ulteriori citochine: una tempesta perfetta.



Dunque, il coronavirus sembra essere in grado di eludere le difese immunitarie del grasso corporeo, che sono limitate e incapaci di combatterlo efficacemente. E nelle persone obese, c’è molto grasso corporeo. Inoltre, gli scienziati ipotizzano che il grasso corporeo infetto possa contribuire al long Covid. Ma l’idea che il tessuto adiposo funga da serbatoio per gli agenti patogeni non è nuova. Il grasso corporeo è noto per ospitare un certo numero di essi, tra cui HIV e il virus dell’influenza. Questo studio però suggerisce di prendere in considerazione anche questo aspetto per le cure e i vaccini anti Covid.