Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha preso la parola ai microfoni di “Tutto in un’ora”, contenitore in onda su Rai News 24, con particolare riferimento all’edizione trasmessa lunedì 20 marzo 2023. L’esperto, in particolare, ha annunciato la fine del rapporto che il sodalizio da lui presieduto diramava ogni sette giorni circa il verificarsi di nuovi casi di positività al Coronavirus.



Cartabellotta, in tal senso, ha dichiarato: “Visto l’andamento dei nuovi casi Covid, che ci dice come ormai, dopo il calo importante verificatosi tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, i nuovi contagi si sono stabilizzati a 20mila ormai da settimane, senza impattare sulle strutture ospedaliere. Continueremo a fare il nostro monitoraggio attraverso il sito web, ma cessa la pubblicazione del report settimanale”.



NINO CARTABELLOTTA (FONDAZIONE GIMBE): “ANZIANI E FRAGILI SOFFRONO DELLA MANCATA COPERTURA DELLA QUARTA E DELLA QUINTA DOSE”

La parte finale della curva dell’ultimo monitoraggio della Fondazione GIMBE, ha asserito Nino Cartabellotta, “dà l’idea di un virus ormai endemico, che non determina più nessuna tipologia di picco e di impatto a livello nosocomiale. A maggior ragione, sottolineo che l’Ecdc ha sostanzialmente eliminato tutte le varianti esistenti come varianti di preoccupazione. Rispetto alla circolazione dei casi, sicuramente sottostimata per il minor numero di tamponi eseguiti, il numero dei decessi rimane però relativamente elevato”.



La mortalità ancora elevata a fronte di un totale settimanale di casi stabile e livellato verso il basso sta a significare, come ha chiarito Nino Cartabellotta, che “gli anziani e i fragili soffrono della mancata copertura della quarta-quinta dose. Il Covid è una sorta di influenza che ci accompagnerà per tutto l’anno e il richiamo vaccinale ogni 120 giorni per questi soggetti rimane raccomandato”.