Quando la paura del Covid diventa psicosi. Negli Stati Uniti, una donna americana ha chiuso il figlio positivo nel bagagliaio dell’auto per il timore di essere contagiata nel tragitto tra casa e il centro dove il ragazzino avrebbe svolto il tampone. La donna, un’insegnante di 41 anni di nome Sarah, stava portando il figlio di 13 anni in auto presso il Pridgeon Stadium, dove il giovane avrebbe svolto un tampone. Un testimone, come riporta il sito Click2Houston.com, avrebbe sentito dei lamenti provenire dal bagagliaio dell’auto. Qui, infatti, la donna aveva fatto “accomodare” il ragazzino per paura di essere contagiata nel tragitto verso il luogo dove avrebbe svolto il test.



Come spiega poi l’Abc, l’operatore sanitario presente nel luogo dello svolgimento dei tamponi, si è rifiutato di effettuare il test per il Covid fino a quando il ragazzino non si fosse potuto sedere sul sedile posteriore dell’auto. La polizia, accorsa sul luogo, ha arrestato la donna. Come si legge in una nota ‘‘le forze dell’ordine hanno condotto un’indagine culminata con un mandato di arresto. Per fortuna il ragazzo non ha subito danni”.



Covid, figlio positivo nel bagagliaio: arrestata

Dopo l’arrivo della Polizia al Pridgeon Stadium e l’arresto della donna, che per paura del Covid aveva fatto posizionare il figlio del bagagliaio dell’auto, il caso è diventato di dominio pubblico. Il sergente Richard Standifer, del Dipartimento di pubblica sicurezza del Texas, ha parlato in diretta alla stazione televisiva locale Khou 11, dicendo:  “Non ho mai sentito di qualcuno messo in un bagagliaio perché è risultato positivo a qualcosa”.

Il video di sorveglianza svolto mostra che il bambino è uscito dal bagagliaio e si è spostato sul sedile posteriore, come spiega Abc13.com. Secondo le forze dell’ordine, il ragazzo avrebbe potuto rimanere gravemente ferito se il veicolo fosse rimasto coinvolto in un incidente. Proprio per questo motivo la Polizia ha deciso di proseguire con un mandato di arresto nei confronti dell’insegnante 41enne, che per proteggere se stessa e la propria salute ha messo a repentaglio l’incolumità del figlio 13enne. Per quanto riguarda il ruolo ricoperto dalla donna, ossia quello di insegnante, Sarah è al momento in congedo amministrativo. Non mancano, però, le polemiche: “Lei è un’insegnante? Le strapperei la licenza in cinque minuti. Questo non è prendersi cura dei bambini” ha commentato il virologo americano Scott C. Weaver.