Un altro record di contagi per la Regione Puglia con il bollettino odierno. Sono 1.737 i nuovi casi, oltre 300 in più rispetto a ieri, a fronte di 9.505 tamponi registrati. La regione guidata da Michele Emiliano registra dunque un rapporto positivi-tamponi che è superiore rispetto alla media nazionale: circa il 18%. I morti sono invece 48 dopo i 52 di ieri. Attualmente ci sono 36.417 casi positivi in tutta la Regione Puglia, inoltre si registra un balzo in avanti anche dei ricoveri: +67. Per l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità della Regione Puglia, il problema sono le scuole. «Finora abbiamo dei dati di fatto che ci dicono che il contagio è ripartito da quando si sono riaperte le scuole, ed è ripartito in maniera sproporzionata nella fascia di età scolare: ossia chi andava a scuola si è contagiato di più rispetto ad altre fasce di età».
Lopalco è intervenuto al talk “Ambiente e pandemia” parlando di un’altra evidenza: «La seconda ondata di coronavirus è stata sostenuta principalmente da focolai familiari. Sono ancora una volta convinto che la scuola sia un aggregatore sociale troppo importante in tempi di pandemia». Come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ha poi precisato: «Con questo non vogliamo dire che i contagi avvengono in aula, ma possono avvenire fuori dai cancelli, sull’autobus, al bar, quando i ragazzi si riuniscono a fare i compiti. Ecco perché terrei ancora la didattica a distanza come standard, e la didattica in presenza solo come estrema ratio per le famiglie che non possono permettersi di tenere i bambini in casa». (agg. di Silvana Palazzo)
COVID PUGLIA, “ONDATA 12 VOLTE PIÙ ALTA”
Il coronavirus sembra allentare la sua morsa sull’Italia, ma in realtà la situazione varia da regione a regione. In Puglia, ad esempio, da settimane si registra un incremento di casi e decessi per i quali non si esclude del tutto il passaggio a zona rossa. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.436 nuovi casi, più della Toscana che ha effettuato un numero maggiore di tamponi rispetto ai 9.612 registrati in Puglia. Invece 52 i morti, con un picco in provincia di Foggia, che ne conta 31 da sola. Balzo in avanti anche dei ricoveri: +95. La situazione preoccupa anche il governatore Michele Emiliano, il quale ha dichiarato che l’ondata Covid in Puglia è «dodici volte più alta, ad oggi, di quella di marzo e aprile per numero di contagiati e per problematiche sanitarie annesse». Ne ha parlato durante la prima seduta del Consiglio regionale pugliese, annunciando che verranno raddoppiate le terapie intensive e i posti letto. «Siamo già arrivati a tre volte», ha precisato Emiliano, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno.
COVID PUGLIA, “INCREMENTO POSTI LETTO? TERZO SU 4 PREVISTI”
Il presidente della Regione Puglia ha spiegato anche che il Piano anti-Covid elaborato prevedeva quattro interventi di aumento di posti letto. La speranza del governatore Michele Emiliano è che il terzo intervento basti, anche perché non è ancora chiaro quando arriverà il picco in Puglia. «Nessuno ci dice qual è il giorno del picco. Questa cosa va detta, e va detta qui». È stato sottovalutato l’impatto della seconda ondata sulla Puglia o è stato davvero più forte di quanto si poteva prevedere? Tra l’altro ha rivelato di aver proposto a inizio estate al ministero della Salute la creazione di tre grandi strutture di terapia intensiva, una a nord, l’altra al centro e quindi al sud. «Il Ministero ci disse: “No, rafforzate le strutture degli ospedali che già avete”», ha affermato Emiliano. Non si può neppure prendere in considerazione l’ipotesi di riaprire ospedali dismessi in quanto manca il personale necessario. «Noi dobbiamo convertire gli ospedali che hanno il personale. Perché se tu converti gli ospedali e non hai il personale, è inutile convertirli».