Nonostante siano passati tre anni e mezzo dallo scoppio della pandemia di covid, continuano gli studi per cercare di scovare tutti i segreti della pandemia che ha sconvolto il mondo moderno e l’ultimo lavoro molto interessante, riguarda i problemi causati all’udito. Un gruppo di ricercatori coreani ha scoperto una stretta associazione fra covid e problemi all’udito, precisamente fra il coronavirus e la perdita di udito, nota come HL, nonché la perdita uditiva neurosensoriale improvvisa (SSNHL), nei giovani adulti.



Il risultato è preoccupante visto che chi ha avuto il covid rischia di avere problemi uditivi tre volte superiori a chi invece non ha contratto il virus. Lo studio è alquanto rilevante in quanto si basa su una mole di dati massicci, milioni di giovani adulti (le persone di età compresa fra i 20 e 39 anni), studiati durante la prima fase della pandemia di covid, quella che ha lasciato il segno, nel periodo 2020-2022, dati presi dalla Korea Disease Control and Prevention Agency-COVID-19-National Health Insurance Service.



COVID E UDITO, IL NUOVO STUDIO: I DATI EMERSI

Tutti coloro che sono stati analizzati non avevano in precedenza alcuna storia associata di HL ma nel corso dello studio sono emersi ben 38.269 casi di HL e 5.908 casi di SSNHL con una incidenza che è risultata maggiore nelle persone che nel frattempo avevano contratto il covid rispetto a coloro che non si erano ammalate.

“I nostri risultati – fanno sapere ancora gli studiosi – suggeriscono un rischio più elevato di HL e SSNHL a seguito di COVID-19 nei giovani adulti”, precisando comunque che: “A causa delle limitazioni dello studio, tra cui la mancanza di dati audiologici oggettivi, problemi di generalizzabilità ad altre popolazioni e il disegno retrospettivo, è necessaria un’interpretazione attenta”, rendendosi quindi necessari ulteriori studi e un follow up più lungo.



COVID E UDITO, IL NUOVO STUDIO: ENNESIMO “COLPO BASSO” DEL VIRUS

Si tratta dell’ennesimo “colpo basso” del covid, visto che il problema all’udito, seppur limitato in questo caso solo alla popolazione sudcoreana, va ad aggiungersi a numerose altre complicazioni e strascichi del covid, su tutte il tanto temuto long covid, quei casi in cui la malattia è perdurata per mesi, se non addirittura anni, senza un apparente motivo e senza che alcun medico riesca a spiegare con certezza cosa avvenga.

I problemi all’udito causati dal covid non sono comunque una novità, visto che spesso e volentieri, soprattutto in occasione della prima ondata di virus del 2020, sono stati moltissimi i pazienti che hanno lamentato il sopraggiungere di acufene, un fastidioso fischio all’orecchio che rimane latente e che risulta essere particolarmente debilitante. Ora una nuova conferma di quanto il covid abbia fatto danni non soltanto nella popolazione più anziana e fragile, ma anche nei giovani in salute, come appunto la coorte dello studio coreano in questione.