COVID, I RICOVERI OSPEDALIERI PREOCCUPANO ANCORA

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i morti per Covid-19 nel mondo sono stati 7 milioni ma le stime indicano che il bilancio è in realtà tre volte più alto. Il direttore generale Ghebreyesus mercoledì aveva dichiarato: “A dicembre sono stati segnalati all’Oms quasi 10mila decessi per Covid-19 e rispetto a novembre, si è registrato un aumento del 42% dei ricoveri ospedalieri e del 62% dei ricoveri in terapia intensiva”. Dati che, secondo il direttore generale, sarebbero sottostimati. Quello che continua a preoccupare, in termini di ricoveri, è la “pressione sugli ospedali” che “non accenna a diminuire per via dell’influenza” spiega il presidente della Fiano, Giovanni Migliore. “Stiamo purtroppo vedendo polmoniti gravi non dovute al Covid ma alle conseguenze dell’influenza anche nelle terapie intensive” aggiunge. 



COVID, 7 MILIONI DI MORTI PER IL VIRUS

Dallo scoppio del covid, a fine 2019/inizio 2020, ad oggi, sono stati ben 7 milioni i morti per l’infezione. A certificarlo è stato l’OMS, l’organizzazione mondiale della salute, attraverso un post pubblicato su X (ex Twitter) da parte di Maria Van Kerkhove, la direttrice della Preparazione e la prevenzione delle epidemie e le pandemie all’Oms: “Purtroppo – si legge sul social di Elon Musk – alla fine del 2023, abbiamo superato la soglia dei 7 milioni di morti da Covid19 segnalati all’Oms”. Viene inoltre specificato che al 31 dicembre 2023, alla fine dello scorso anno, il dato cumulato dei decessi era “di 7.010.586. Il vero bilancio delle vittime è più alto, con stime fino a 3volte di più a livello globale”, sottolineando che si tratta di dati “devastanti”.



Maria Van Kerkhove, con tale post, ci tiene a precisare che la pandemia di covid non costituisce più ora come ora una minaccia per la salute pubblica, ma è “ancora una minaccia globale”, appellandosi così alla massima cautela. In Italia, come certificato ieri dalla Fiaso, i casi di covid sono in diminuzione per la quarta settimana, ma il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, non più tardi di due giorni fa in occasione del consueto aggiornamento per la stampa, ha spiegato che “A dicembre sono stati segnalati all’Oms quasi 10mila decessi per Covid-19 e, rispetto a novembre, si è registrato un aumento del 42% dei ricoveri ospedalieri e del 62% dei ricoveri in terapia intensiva”.



COVID, RAGGIUNTA QUOTA 7 MILIONI DI MORTI NEL MONDO, IL MONITO DI GHEBREYESUS

Ha poi proseguito: “Sebbene 10mila morti al mese siano di gran lunga inferiori (rispetto a quelle riportate nei periodi di picco della pandemia, ndr) questo livello di decessi prevenibili non è accettabile”.

Ghebreyesus ha voluto precisare che tali dati “si basano su dati provenienti da meno di 50 Paesi, principalmente in Europa e nelle Americhe”, ma è praticamente certo che “ci sono aumenti anche in altri Paesi e che non vengono segnalati”. Quindi ha concluso: “Continuiamo a chiedere ai governi di mantenere la sorveglianza e il sequenziamento e di garantire l’accesso a test, trattamenti e vaccini. E continuiamo a invitare le persone a vaccinarsi, a sottoporsi ai test, a indossare mascherine dove necessario e a garantire che gli spazi interni affollati siano ben ventilati”.