I numeri di ieri legati ai morti da Covid in Italia hanno fatto preoccupare: 993 vittime, mai così tante dall’inizio della pandemia. Paolo Spada, chirurgo Humanitas, ha commentato così i dati di ieri: “Certo quel numero è parecchio fuori trend, ma le fluttuazioni ci sono sempre state” e “non è il caso di fare i complottisti”. Il riferimento dell’esperto – che ogni giorno commenta l’evoluzione della pandemia in Italia sulla pagina social Pillole di ottimismo, come riferisce anche Adnkronos è a un “titolo visto in tv” proprio mentre il premier Conte annunciava la stretta sulle feste: “993 morti, Conte blinda il Natale”. Secondo Spada il messaggio non renderebbe affatto giustizia ai morti né allo stesso Conte. L’espero ha voluto poi lanciare un invito a interrompere quella che ha definito “una “narrazione ‘in diretta’ di questa epidemia, come se i casi e i morti e i ricoveri di oggi fossero la conseguenza automatica e simultanea delle nostre azioni di stamattina”, quando invece è la conseguenza lenta di quanto accaduto nelle ultime settimane.



SPADA, “MALEDETTO COVID: RESTIAMO UNITI”

Per il chirurgo Paolo Spada, quindi, sarebbe importante “Capire, e far capire, la latenza delle conseguenze dell’epidemia” al fine di ristabilire un minimo di senso delle cose, e cercare di comprendere il valore stesso delle nostre rinunce”. Ma si può davvero parlare di rinunce in questi termini? La riflessione di Spada non è casuale ed anzi l’esperto ragiona su questo aspetto spiegando che in realtà “si tratta di imposizioni”. Quale sarà, per lui, la maggiore mancanza in questo Santo Natale in arrivo? “Quel che mi mancherà di più in questo Natale sarà proprio la sensazione di fare liberamente piccoli sacrifici in nome della responsabilità, della solidarietà e dello spirito civico”, ha spiegato ancora Spada. Gli italiani, di contro, si troveranno nella condizione di dover “ubbidire svogliatamente, facendoci dettare orari e attività come bambini alla colonia estiva”. Ciò che è importante comprendere, a questo punto, è proprio che “anche questa libertà negata si deve pur sempre a questo maledetto virus”. Infine ha esortato a non cambiare nemico ma a restare “uniti e dalla stessa parte”.

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