A crescere non sono solo i casi di coronavirus in Gran Bretagna, ma anche i morti giornalieri per Covid. Fino ad oggi ricoveri e decessi in Uk restavano limitati, ma i dati diffusi dal governo britannico mostrano che nelle ultime 24 ore sono 223 le persone che sono decedute in Uk a causa dell’infezione. Un record dal marzo scorso, ma va tenuto conto anche del fatto che c’è un recupero statistico di dati ritardati per il weekend. I numeri in ogni caso preoccupano, perché sulle possibile cause non si è ancora espressa la comunità scientifica britannica.
Se un numero alto di contagi è comprensibile per diversi motivi (dalla minor copertura offerta da AstraZeneca contro la variante Delta alla nuova mutazione “plus” passando per la minor efficacia dei vaccini contro la trasmissione del virus Sars-CoV-2), non lo è invece questo numero alto di decessi, anche perché quel che va compreso pure è se le vittime siano tutte persone non vaccinate o se vi siano anche vaccinati tra loro. Stando a quanto riportato dalla Bbc online, al momento sono in corso test per capire se la nuova mutazione, discendente della variante Delta, sia effettivamente una minaccia e se sfugga ai vaccini attuali.
MORTI COVID UK, RECORD DA MARZO: “INVERNO DIFFICILE…”
Il crescente numero di casi di coronavirus e la nuova risalita di morti per Covid preoccupano il primo ministro britannico Boris Johnson, il quale prevede un inverno molto difficile per il servizio sanitario nazionale. “Stiamo iniziando a vedere indicazioni che i tassi di ospedalizzazione e di morte stanno aumentando”, ha dichiarato il portavoce ufficiale Max Blain ai giornalisti. Quindi, ha assicurato che stanno monitorando in maniera molto attenta i tassi dei casi in aumento. Oltre a riportare 223 morti a 28 giorni dalla diagnosi di Covid, ci sono 921 persone ricoverate in Uk, un numero che non aumentava dalla fine di settembre.
Pur riconoscendo il peggioramento dei dati in Uk tra casi e morti Covid, il governo britannico non sta pensando a nuove misure di contenimento del coronavirus. Quindi, secondo quanto riportato da Bloomberg, al momento non ci sarebbe un ‘piano B’ che però potrebbe essere necessario se il servizio sanitario nazionale andasse in sofferenza. Intanto il ministro della Salute Sajid Javid ha annunciato che verrà lanciato un programma per affrontare le pressioni invernali: “Di solito gli inverni sono duri per il NHS, ma penso che questo inverno sarà particolarmente duro”, ha dichiarato alla Camera dei Comuni.