Casi Covid in aumento per il secondo giorno di fila nel Regno Unito, ma la tendenza settimanale mostra ancora un calo. Secondo l’ultimo aggiornamento del governo Uk, i contagi registrati nelle ultime 24 ore sono 31.117 contro i 27.734 di ieri. Quindi, c’è stato un aumento di 3.383 casi che è comunque inferiore rispetto a quello del giorno prima, quando l’aumento è stato di 4.223. Per quanto riguarda il totale settimanale, è inferiore a quello della settimana scorsa, per la precisione del 37,1%. Ad aumentare invece è il numero dei decessi. Ce ne sono stati altri 85 nelle ultime 24 ore. Invece il totale settimanale è aumentato del 28,9% rispetto ai sette giorni precedenti. Dopo l’allarme per le riaperture dal “Freedom Day”, il numero di nuovi casi ha iniziato una lenta discesa. La prima ipotesi che è stata fatta riguarda l’immunità di gregge, che potrebbe essere vicina.
Infatti, il National Institute of Economic and Social Research ha affermato che «il picco di casi si è verificato un po’ prima di quanto previsto» e che «l’immunità di gregge potrebbe essere vicina», infatti si prevede «una riduzione uniforme dei casi in tutte le regioni inglesi». Dunque, sembrerebbe che una parte molto grande della popolazione sia attualmente immune, grazie ai vaccini anti Covid e per una precedente infezione. In questo modo diminuiscono le probabilità di trasmissione tra le persone.
COVID UK: EVITATI 22 MILIONI DI CASI E 60MILA MORTI
Buone notizie arrivano anche da uno studio del Public Health England, l’istituto sanitario pubblico di Londra, secondo cui la campagna vaccinale ha evitato 60mila morti e 22 milioni di casi. La ricerca è stata confermata dal National Institute of Economic and Social Research, che ha indirettamente promosso la campagna di immunizzazione del governo britannico guidato da Boris Johnson, il quale però sta cercando di frenare gli entusiasmi in questi giorni poiché i dati sui ricoveri restano altri. L’ultimo rapporto di farmacovigilanza comunque conferma che grazie ai vaccini si sono ridotti, e neppure di poco, i potenziali decessi, oltre che i nuovi contagi. Il calcolo è stato fatto non tenendo conto dei vaccini, appunto, e senza ipotizzare interventi restrittivi come il lockdown, che sarebbero stati necessari in mancanza di vaccini. Il report del Public Health England però evidenzia che i tassi di nuovi contagi riguardano soprattutto gli adolescenti tra 10 e 19 anni. Per questo nel Regno Unito è in corso un dibattito sull’opportunità di rendere obbligatorie le vaccinazioni per questa fascia d’età, che al momento sono su base volontaria.